Tavernola, la frana avanza piano
Domenica suona la sirena: prova tecnica

Domenica 7 marzo alle 11,15 suona la sirena installata sul campanile di Tavernola. I sindaci di Tavernola e di Monte Isola: «Solo una prova tecnica, nessuno deve spaventarsi». In una settimana crepe raddoppiate, ma i movimenti si sono ridotti a 8 millimetri. Completata la strada alternativa per Parzanica.

Nonostante la frana che dal monte Saresano rischia di cadere nel lago di Iseo stia rallentando, la popolazione di Tavernola e dei comuni limitrofi, soprattutto Monte Isola, continua a vivere giorni di forte tensione. Oggi, domenica 7 marzo, alle 11,15 suonerà la sirena installata sul campanile di Tavernola per verificarne la funzionalità: è l’impianto un tempo usato dal cementificio per segnalare inizio e fine dei turni di lavoro che la Italsacci ha messo a disposizione dell’amministrazione comunale. Ieri sera il sindaco Joris Pezzotti ha diffuso una nota alla cittadinanza: «Rimane confermato l’attuale stato di attenzione: giallo». Il comune, come previsto dalle linee guida del piano di Protezione civile, potenzierà il sistema per inviare messaggi via sms o whatsapp alla popolazione. La sirena posta ieri sul campanile dovrà invece entrare in funzione al passaggio in «zona rossa».

«Quella di stamattina – chiariscono i sindaci di Tavernola e di Monte Isola, Fiorello Turla - è solo una prova tecnica: nessuno deve spaventarsi, né uscire di casa o riversarsi per strada». A proposito di strade, si registrano due novità: quella negativa è che le fessurazioni comparse due settimane fa lungo la strada provinciale tra Vigolo e Parzanica crescono: le prime fotografie mostravano crepe larghe al massimo 7 centimetri e profonde 40; ieri, durante il sopralluogo con i vigili del fuoco, sono state misurate crepe di 14,5 centimetri e profonde 63. In una settimana la loro larghezza è raddoppiata, segno che la frana, a valle della strada, avanza.

«Ora però è in decisa decelerazione – spiega Romeo Lazzaroni, consigliere comunale di Tavernola – nei giorni scorsi le mire ottiche avevano registrato movimenti con punte di 26 millimetri, ora sono di 5 o 8 millimetri al massimo». La temuta pioggia di ieri non ha alterato il generale rallentamento. La notizia positiva riguarda invece il collegamento agrosilvopastorale del Colderone per arrivare a Parzanica, isolata da ormai quasi due settimane. Lunedì l’impresa Giudici di Rogno ha iniziato i lavori di sistemazione del collegamento terminandole ieri: «Hanno lavorato – spiegano dalla Comunità montana dei laghi bergamaschi, ente gestore della strada – con due squadre 24 ore al giorno e hanno già finito di livellare, allargare e asfaltare il collegamento. Un autentico miracolo tecnico che offre alla comunità di Parzanica una alternativa. Non è certo agevole e veloce come la provinciale, ma ora è l’unica soluzione».

Il geologo Sergio Santambrogio, incaricato dai tre comuni di Tavernola Vigolo e Parzanica, quelli dell’Università Bicocca e della Protezione civile stanno completando i modelli in grado di prevedere i movimenti, le quantità e le velocità della frana. Secondo Nicola Casagli, del Dipartimento nazionale della Protezione civile, gli scenari sono tre: una frana da 500 mila metri cubi di materiale, una da un milione e una da 2 milioni e 100 mila metri cubi, pari all’intero volume in movimento. Non ha trovato conferme invece la previsione di una possibile onda anomala alta «60 metri» prospettata nell’incontro convocato dalla Prefettura venerdì. «Non è questo il dato di riferimento su cui stiamo lavorando per preparare i piani di evacuazione» chiarisce il sindaco Turla: ieri i sindaci bresciani, come Tavernola, hanno preso come quota massima un’onda a 195 metri di altitudine sul livello del mare. Altre ipotesi andranno confermate da approfondimenti.

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