Temperature in picchiata sulle Orobie
E sulle cime la prima spruzzata di neve

Sulle Orobie prima spolverata di neve sui tremila con l’ondata di maltempo che ha investito la provincia nel weekend.

È stato un fine settimana di intenso maltempo anche sulle montagne delle alti valli, quelle che dividono il territorio bergamasco dalla vicina Valtellina. In Valle Seriana, grazie ai dati forniti dalla stazione del Centro meteo lombardo posizionata al rifugio Curò, si evince che la maggiore intensità delle precipitazioni è stata registrata tra le 6 e le 10 di ieri mattina con frequenti scrosci che hanno gonfiato in breve tempo tutti i torrenti che naturalmente andavano poi a gettarsi nel fiume Serio trascinando con sé detriti di ogni genere.

Era opinione comune di molti previsori meteo che la «fase finale della perturbazione» sarebbe stata accompagnata da un deciso calo delle temperature, con la conseguente e probabile comparsa della neve sulle vette più alte. La conferma, anche in questo caso, viene fornita dai dati trasmessi dalla stazione meteo più elevata della Bergamasca, quella posizionata ai 3.050 metri del Pizzo Coca. Alle 10 del mattino il termometro segnava ancora tre gradi ma in poche ore si è portato in campo negativo.

«In mattinata - dice Mario Fornoni del rifugio Barbellino - ha grandinato diverse volte. Poi ho notato che la temperatura iniziava a calare e le montagne attorno al rifugio hanno cominciato a spuntare tra le nebbie leggermente imbiancate. Ovviamente la precipitazione avrà un effetto puramente coreografico, come lo era stata la precedente nevicata che aveva “spruzzato” le vette più alte delle Orobie nella giornata del 4 agosto».

Lo indicano i dati impietosi che vengono raccolti ogni anno sul ghiacciaio del Gleno, a pochi chilometri da questo luogo. I residui morenici e le foto storiche in bianco e nero tra qualche anno saranno le uniche testimonianze di un cambiamento climatico ormai inarrestabile.n 

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