Treni, vigilantes e aumenti in arrivo
Dal 2010 + 30,3% in Lombardia

Ma negli ultimi 5 anni nessun taglio ai servizi, rileva Legambiente. Problemi in mattinata sul 7,02 per Milano.

«Nel 2016 abbiamo deciso di non aumentare i prezzi dei biglietti ferroviari, dato in controtendenza rispetto a altre regioni italiane. Nel 2017, nonostante i feroci tagli governativi, punteremo a fare altrettanto anche se questo piano straordinario senza precedenti sulla sicurezza potrebbe giustificare un ritocco dei biglietti, ma solo per risolvere quasi definitivamente il problema della sicurezza sui treni che, lo ricordo, non è una competenza regionale, ma visto il disimpegno del governo, lo è di fatto»: così l’assessore regionale Alessandro Sorte traccia l’orizzonte del trasporto pubblico in Lombardia, con attenzione al comparto ferroviario.

E in effetti, dati di Pendolaria 2015 alla mano (il rapporrto di Legambiente), la Lombardia , insieme a Lazio, Umbria e Molise è la sola regione italiana a non avere tagliato i servizi dal 2010 al 2015. Il dato nazionale è del 6,6, ma con differenze significative regione per regione: «Fra il 2010 e il 2015 il taglio ai servizi ferroviari è stato pari al 18,9% in Basilicata, al 26,4% in Calabria, al 15,1% in Campania, al 13,8% in Liguria». Ma è anche vero che, sempre nello stesso arco di tempo, il costo del biglietto è salito, e non di poco: in Lombardia del 30,3%. Sta peggio il Piemonte con il 47, ma anche la Liguria con il 41%. Chiaro però che queste due regioni hanno numeri ben diversi dalla Lombardia, come evidenzia la stessa Legambiente: 2300 corse al giorno contro le 784 del Piemonte e le 264 della Liguria, ma anche le 895 di Lazio e le 890 dell’Emilia Romagna o le 807 del Veneto.

Una notizia che non farà felici i pendolari, alle prese con disservizi anche nella mattinata di venerdì 14 ottobre, e purtroppo sul treno principale della mattinata, quello delle 7,02, fermo per oltre mezz’ora al binario 5 causa porte guaste. Il problema è che si tratta del nuovissimo Vivalto, il che ha fatto parecchio imbestialire i pendolari.

Tutti si sono così riversati sul 7,16 che ha viaggiato verso Milano in condizioni decisamente difficili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA