Trescore, focolaio di variante inglese
Già individuati e isolati i contatti stretti

Nei giorni scorsi a Trescore è stato individuato un focolaio di variante inglese. E intanto cambiano le regole su quarantena e tampone nelle zone colpite.

A Trescore è stato individuato un focolaio famigliare di positività al Coronavirus con caso indice con variante inglese, lo comunica l’Ats di Bergamo. Tutti i contatti stretti, ma non solo, anche quelli a basso rischio, sono stati già individuati e isolati. Sono stati effettuati i tamponi secondo il protocollo previsto dal Ministero della Salute per le varianti al Covid.

L’Ats ha comunicato che le classi frequentate dai ragazzi appartenenti al nucleo famigliare sono già state isolate. Essendo la variante inglese caratterizzata da una maggiore infettività rispetto al Covid normale, Ats Bergamo in accordo con Regione Lombardia sta programmando di effettuare tamponi rapidi anche alle altri classi delle scuole coinvolte.

In totale in Regione sono 128 persone colpite da varianti del Covid-19. La quasi totalità (126) dalla variante inglese, un paziente da quella brasiliana e uno ancora da identificare: il dubbio è tra brasiliana e sudafricana. A lunedì la situazione in Lombardia era questa, descritta ieri - non senza qualche preoccupazione - da Marco Trivelli, direttore generale dell’assessorato Welfare e Sanità alla 3ª Commissione.

Preoccupazione perché «il dato merita sicuramente grande attenzione» prosegue il dg: «Queste varianti si stanno diffondendo con un indice di trasmissibilità superiore a quello del Covid». E con l’eccezione di Pavia «in tutte le Ats lombarde c’è stato un accertamento di casi di variante, e in alcune aree più cospicuo di altre». È il caso di Corzano nel bresciano. In realtà c’è probabilmente un disallineamento nei dati, considerando che secondo quelli di Ats Bergamo a venerdì scorso i casi di variante brasiliana erano 2 solo nella nostra provincia. Il focolaio di Trescore, invece, del quale riferiamo in altra pagina, è stato evidentemente rilevato dopo lunedì, ma il suo numero di contagi conferma la forte trasmissibilità delle varianti.

Le nuove prescrizioni

Ad ogni modo dalla Regione «è partita una circolare diretta alle Ats nella quale invitiamo ad adottare alcuni comportamenti nuovi, già indicati nella circolare ministeriale dello scorso 31 gennaio» spiega Trivelli. L’obiettivo è duplice: da un lato bloccare la diffusione dei nuovi casi e dall’altro evitare di rendere meno efficace la campagna vaccinale in atto.

Nelle indicazioni alle Ats c’è quella che riguarda i cosiddetti «contatti di caso», quelli cioè arrivati a contatto con un positivo. «Finora potevano uscire dalla quarantena dopo 10 giorni in assenza di sintomi» ricorda il dg: ora invece in zone dove si sono registrate delle varianti «il contatto di caso dovrà fare un tampone al quinto giorno e prolungare la quarantena fino al quattordicesimo». In pratica 4 giorni e un tampone in più.

Il contagiato invece prima poteva terminare l’isolamento dopo 21 giorni in assenza di sintomi: nelle zone dove si sono invece registrate delle varianti la nuova regola prevede che lo stesso non «potrà essere dichiarato guarito fino all’accertamento della sua negatività» sottolinea Trivelli. Quindi solo dopo un tampone negativo.

Il «Contact tracing»

Giro di vite anche sul tracciamento: se attualmente si procede fino alle 48 ore precedenti all’accertamento, l’indicazione è quella di procedere a ritroso fino a 2 settimane. Un’indicazione contenuta espressamente nella circolare del ministero della Salute del 31 gennaio: «Effettuare la ricerca retrospettiva dei contatti, vale a dire oltre le 48 ore e fino a 14 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi del caso, o di esecuzione del tampone se il caso è asintomatico, al fine di identificare la possibile fonte di infezione ed estendere ulteriormente il “contact tracing” ai casi eventualmente individuati» si legge.

Infine le scuole: «L’ipotesi allo studio è quella di aumentare non tanto lo screening quanto le attività di testing con un tampone antigenico» per gli studenti, spiega Trivelli. Un provvedimento ad hoc potrebbe arrivare già la prossima settimana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA