Treviglio: letti pieni e focolaio in reparto
Covid, contagiati 5 pazienti e 5 operatori

Il direttore generale: commissione di verifica interna. Da 60 posti letto, si passerà a breve a 201 nei due ospedali dell’azienda sanitaria Bergamo ovest. E in prospettiva a 300.

Sono cinque su sette i pazienti del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Treviglio, risultati positivi a Sars-Cov2, insieme a tre infermieri, un medico e un operatore Asa dello stesso reparto. I risultati dei test sarebbero arrivati mercoledì mattina (28 ottobre), dopo che un operatore sanitario era risultato positivo al tampone. Secondo le prime informazioni, sia i pazienti sia il personale sarebbero asintomatici e il focolaio sotto controllo, dopo che ieri mattina sono subito scattate le procedure del caso.

I cinque degenti sono stati trasferiti nel reparto Covid e il personale ospedaliero messo in quarantena. Con una nota la direzione dell’Asst Bergamo Ovest fa sapere che alcuni operatori avrebbero avuto contatti extra – ospedalieri e che «tutti sono stati prontamente sostituiti da altre équipe, in modo da non impattare sull’assistenza ai pazienti, sia per l’attività di ricovero sia ambulatoriale».

«Innalzare il livello di guardia»

Duro il commento del direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest, Peter Assembergs: «Con una lettera inviata a dipendenti e collaboratori, non a caso avevo chiesto di innalzare il livello di guardia. Tuttavia ho chiesto al direttore sanitario di istituire una Commissione di verifica interna, per conoscere i motivi di tale fenomeno, con particolare riguardo agli operatori presenti in turno in questi giorni in Cardiologia».

I nuovi posti letto

Intanto per contrastare la seconda ondata della pandemia e garantire cura ai pazienti Covid, l’Asst Bergamo Ovest metterà in campo ulteriori forze, aumentando il numero dei posti letto: i 60 finora attivati, nel corso della giornata di ieri sono stati tutti occupati da pazienti. In prospettiva, a novembre i posti letto saliranno a quota 300, equamente suddivisi tra gli ospedali di Treviglio e Romano.

A renderlo noto è il direttore generale, che ha anche tracciato un quadro sull’operatività in atto e in corso di predisposizione nelle due strutture ospedaliere, dove l’attività ambulatoriale prosegue come in precedenza. Tutto è però improntato nel pesante impegno di affrontare l’incremento del numero di pazienti sub acuti Covid: all’ospedale di Romano sono 28 quelli ricoverati nello specifico reparto, con tutti i 28 letti ormai occupati, come a Treviglio dove i posti letto precedentemente predisposti a ieri erano 32, tutti occupati.

Pazienti anche da Milano

Nei prossimi giorni l’Asst Bergamo Ovest metterà a disposizione complessivamente 201 posti letto Covid, di cui 123 a Romano e 78 a Treviglio, mentre in prospettiva «innalzeremo a 300 il numero dei posti letto – ha garantito Assembergs -, 150 a Treviglio e altrettanti a Romano, per prepararci all’aumento dei degenti, giunti anche dall’ospedale «Papa Giovanni» di Bergamo e soprattutto dal Milanese. Ci prepariamo ad arrivare ai posti letto Covid che avevamo a marzo. Mano a mano che questi si liberano, a blocchi di 10, la direzione sanitaria darà la disponibilità alla Centrale regionale di smistamento dell’ospedale Sacco: saranno loro a decidere insieme al nostro responsabile il riempimento di questi posti per acuti». Proprio per liberare posti letto, da riconvertire per i pazienti Covid, è stata rivista l’operatività nei due ospedali: «A seguito della ripresa della pandemia, non solo nel nostro territorio ma a Milano città, Monza e Brianza e Varese – ha affermato il direttore generale –, è evidente che a questo punto abbiamo riconfigurato i due ospedali per liberare posti. Quindi abbiamo disposto da una parte la riapertura dell’unità di crisi Covid e dall’altra la riduzione drastica dell’attività di ricovero, che ritorna ai livelli essenziali: gli accessi saranno per chi è caso urgente e arriva dal pronto soccorso, chi va operato e per i casi oncologici che non possono aspettare. Tutte le altre casistiche che possono attendere verranno riprogrammate, per liberare posti letto in modo da poterli riconvertire».

Aumentati i tamponi

Asst Bergamo Ovest nel frattempo ha anche aumentato i numeri di tampone effettuati e ciò ci ha consentito di capire la ripresa di movimento del virus, allo stesso tempo di tenere i contatti con i positivi segnalati dagli ospedali e dai pronto soccorso, monitorando la situazione per spegnere i focolai, isolandoli, per evitare che ci sia una riproduzione incontrollata del virus. Operazioni eseguite anche nel tendone posto nel piazzale antistante l’ospedale di Treviglio, dove l’utenza indicata da medici, ospedali ed enti sanitari, si reca in auto per sottoporsi allo specifico test.

Nei giorni scorsi una lunga coda di veicoli si è formata lungo le strade vicine all’ospedale di Treviglio: «Tutto si è risolto perchè è stato creato il doppio percorso in modo che la capienza di auto non crei problemi e code – ha precisato il direttore generale -, legate al fatto che molti utenti non avevano compilato in precedenza l’apposito modulo di accesso». Non solo tamponi ma anche test rapidi, come fa sapere Assembergs: «L’operazione va inserita nella nuova campagna dei test rapidi che faremo da lunedì al venerdì negli spazi del polo fieristico concessi dal Comune dopo la delibera di Giunta di oggi (ieri, ndr). Ci stiamo inoltre organizzando per creare degli spazi per effettuare i test di massa sia a Dalmine che a Ponte San Pietro».

Tendone per il triage

Nei due pronto soccorso ospedalieri intanto l’attività prosegue regolarmente. A Treviglio il nuovo e ampliato punto viene riaperto progressivamente con più spazi per creare percorsi Covid distinti, mentre in supporto a quello di Romano si sta valutando l’opportunità di installare un tendone esterno per il triage, il tutto per rivedere in questo periodo il modello di pronto soccorso.

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