Vaccini over 80, caos negli «smistamenti»
Dalle valli inviati fino ad Antegnate

Il sistema di prenotazione gestito da Aria ha inviato a Chiuduno circa la metà dei 500 previsti per domenica 28 febbraio. «Assalto» ad Antegnate: 1.800. Giupponi: contrattempi.

La notizia a Treviglio è arrivata sabato sera: il sistema di smistamento delle prenotazioni per gli «over 80» aveva assegnato all’hub di Antegnate 1.800 persone a cui somministrare domenica la prima dose di vaccino: un numero che è più del doppio delle disponibilità segnalate dall’Asst Bergamo Ovest per lo «slot» domenicale. Nelle stesse ore, a 25 chilometri di distanza, il Palasettembre di Chiuduno era pronto ad accogliere altre 500 persone, ma ne sono state inviate solo circa la metà e ieri mattina delle sette linee predisposte dall’Asst Bergamo Est per gli ultraottantenni, a lavorare erano soltanto un paio. Risultato: tanti anziani residenti tra la Valle Seriana e la «cintura» di Bergamo est sono stati dirottati nell’hub allestito nella Bassa, dove si è lavorato tutta la notte tra sabato e domenica per raddoppiare i punti di vaccinazione e reperire medici e infermieri, ma dove alla fine lo spazio messo a disposizione per l’attesa e per l’osservazione post vaccinale (un corridoio individuato sera dal centro commerciale), è apparso insufficiente a ospitare in sicurezza e con le dovute distanze gli anziani vaccinati e i loro accompagnatori. Tanti anziani, poi, si sono presentati in anticipo rispetto all’orario prefissato, affollando ulteriormente le aree loro dedicate ad Antegnate.

Colpevole sarebbe il sistema di prenotazione, quello messo in campo dalla Regione e predisposto da Aria (Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti), che fa ancora acqua e che dall’inizio della campagna vaccinale sta mandando troppi anziani in giro per la provincia, senza rispettare la competenza territoriale delle tre Aziende ospedaliere. È successo ieri tra la Valle Seriana e la Bassa, ma era successo nei giorni scorsi anche tra i Comuni dell’Isola e la Valle Imagna e tra la Bassa e la zona di Capriate San Gervasio. Non una novità, insomma; ieri però più di qualcosa è andato storto: da un lato il sistema ha destinato all’hub di Chiuduno una quantità di persone tenendo conto di una disponibilità nettamente inferiore rispetto a quella indicata da Asst Bergamo Est, dall’altro ha continuato a destinare ad Antegnate molte più persone di quelle che avrebbe dovuto, dirottandole anche da altri territori (in primis proprio dai Comuni dell’Asst Bergamo Est). La piattaforma regionale si basa su un sistema di geolocalizzazione che assegna il punto vaccinale in automatico al momento della prenotazione, come conferma Lorenzo Gubian, direttore generale di Aria (che però, interpellato sui disguidi di ieri, non ha risposto): «Si cerca – ha solo detto – di assegnare l’ambulatorio più vicino alla residenza inserita nel sistema, e se non c’è questa disponibilità, si mandano le persone in un altro centro un po’ più lontano, cercando di assecondare la loro disponibilità». Sta di fatto che ieri in tanti dalla Valle Seriana, si sono fatti fino a un centinaio di chilometri per avere la propria dose di vaccino.

Per assorbire l’onda anomala dei 1.800 «vaccinandi», l’Asst Bergamo Ovest ha reclutato 12 medici e altrettanti infermieri da tutta la provincia per attivare 12 linee di vaccinazione in più, rispetto alle 8 previste fino a sabato sera. «In poche ore siamo riusciti a gestire tutte le postazioni – ha detto Peter Assembergs, direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest –. Per noi è stato uno stress test importante verso la vaccinazione di massa. In quella fase dovremo essere assolutamente precisi, perché si muoveranno ogni giorno migliaia di persone». L’impressione, però, è che ci sia ancora tanto da lavorare.

In una nota diffusa nel tardo pomeriggio di domenica, l’Ats ha ammesso i disguidi organizzativi, annunciando comunque la somministrazione di «circa 2.500 vaccinazioni». «Entrambi i poli hanno dimostrato ampie potenzialità organizzative, in vista dell’imminente campagna vaccinale massiva – ha puntualizzato Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo – Non sono mancati alcuni contrattempi in fase di prenotazione, che ci hanno permesso di capire le criticità del sistema ed eliminarle per quando i numeri saranno molto più alti, ma il risultato della prima giornata è positivo».

Oggi si replica: ad Antegnate sono attese altre 1.800 persone (già comunicate nella serata di sabato, forse la «coda» del disguido di ieri), mentre da martedì si tornerà a circa 800 vaccinazioni al giorno. Lunedì mattina si aprirà anche il punto di Treviglio, con le prime due linee attive la mattina, che dovrebbero garantire 200 vaccinazioni. Il programma prevede un’espansione già nei prossimi giorni a 3, poi a 5 linee a partire da giovedì. Nel frattempo anche il Palasettembre di Chiuduno si aspetta di rientrare nei ranghi: domani saranno attive nove linee (di cui due al pomeriggio), dedicate sia agli over 80 che alle persone tra i 60 e i 79 anni residenti nei comuni del Sebino: «Siamo impegnati sia sul fronte delle vaccinazioni che su quello dell’assistenza – ha detto Francesco Locati, direttore generale della Asst Bergamo Est – La macchina organizzativa si sta affinando, per conseguire con un grande lavoro di squadra i target delineati dalla Regione».

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