Verdello, addio a padre Bottarlini. Una vita dedicata all’Africa

Arrivò nel 1971 in Costa d’Avorio, dove rimase per 26 anni. Poi il servizio a Genova, soprattutto tra i più fragili. Martedì 4 maggio i funerali.

È morto domenica 2 maggio, all’età di 86 anni, padre Gerardo Bottarlini, nativo di Verdello, una vita dedicata alle missioni in Costa d’Avorio. Ordinato sacerdote nella nostra diocesi, aveva prestato servizio in terra bergamasca per una decina di anni. Poi il suo compaesano e missionario della Società missioni africane (Sma) padre Giacomo Ubbiali, lo invitò a fare un’esperienza in missione, come prete Fidei Domun.

Così, nel 1971, arrivò nella parrocchia di Santa Teresina a Tanda, nell’est della Costa d’Avorio. Nel Paese dell’Africa Occidentale rimase 26 anni, divisi in vari periodi e in missioni diverse: Tanda, Bouna, Tabou e Gragbo. Dal 1995 al 2001 fu anche Provinciale della Società missioni africane italiana, e per tre anni, dal 2007 al 2010 anche superiore dei missionari Sma in Costa d’Avorio, carica che a quel tempo era chiamata «Regionale».

Nella parrocchia di Genova

Terminato quest’ultimo incarico è stato richiamato in Italia, e su incarico sempre dell Sma si mise a servizio della diocesi di Genova per occuparsi della pastorale dei migranti. Andò a vivere in una parrocchia del centro storico, Santa Maria delle Vigne, dove per anni è stato un punto di riferimento per gli africani cristiani di Genova. Questi si radunavano con lui la domenica per celebrare la Messa, e per condividere qualche momento di festa.

Ha accompagnato molti africani detenuti nel carcere di Marassi e rimessi in libertà, aiutandoli nel loro reinserimento. Molto stimato in diocesi, è stato nominato «Canonico» dall’arcivescovo Angelo Bagnasco. Nel 2015 partecipò al lancio di una nuova avventura della Sma in Italia: l’assunzione della parrocchia di Santa Maria di Castello, sempre nel Centro storico di Genova.

Insieme a due altri confratelli, un togolese e un italiano, ha raccolto la sfida della missione del XXI secolo, una missione non più del «missionario partente» per l’Africa, ma una missione di accoglienza e condivisione, una missione che ha allargato i suoi confini al mondo intero.

Nel 2020, raggiunti gli 86 anni di età e mancandogli le forze, ha raggiunto la comunità Sma di Genova Quarto. Purtroppo le sue condizioni di salute sono peggioriate ed è stato necessario ricoverarlo nella casa di riposo «Piccola provvidenza di don Orione», a pochi passi dalla casa Sma.

Una decina di giorni fa ha sofferto di un ictus cerebrale, che lo ha condotto a uno stato di semi incoscienza. Ieri mattina il decesso.

«Attento ai vulnerabili»

«Chi ha vissuto tanti anni con lui – dice don Massimo Rizzi, direttore del Centro missionario diocesano – lo ricorda come un sacerdote molto impegnato, molto umano, attento soprattutto alle persone più vulnerabili, anche quando ha prestato servizio nella diocesi di Genova».

Nonostante i tanti anni lontano dalla terra d’origine, padre Bottarlini non mancava di tornare, in particolare d’estate, nella sua Verdello.

La salma si trova ancora a Genova, arriverà martedì 4 maggio, per le 16, a Verdello per il funerale. La tumulazione avverrà nel cimitero del paese.

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