Via Tiraboschi, nuovi vasi e panchine
«Belli, ma così il viale si è ristretto»

Commercianti e passanti divisi sul nuovo arredo urbano, dopo oltre un anno di cantieri. Promossi i cestini e le luci, ritenute invece troppo ingombranti le fioriere.

Il nuovo arredo urbano di via Tiraboschi convince a metà commercianti e cittadini, che promuovono l’incremento di verde e funzionalità della vasca del centro, ma non la mole eccessiva dei vasi cilindrici. «Positiva la sinergia tra Comune, Distretto urbano del commercio e la nostra associazione Bergamo In Centro, unite per un restyling necessario e degno di un’arteria dello shopping che adesso è un’alternativa a via XX Settembre», confida la rappresentante dei negozi di via Tiraboschi Giovanna Pesenti. Tra i numeri pari della via svetta una sola pianta dal cilindro largo due metri, ben otto invece sull’altro lato della strada, ricca di negozi d’abbigliamento. «Un po’ di verde in città ci voleva – commenta la responsabile di Calzedonia –, le panchine aiutano il commercio».

Sold out in pieno pomeriggio tutte le panche della vasca, applaudite anche le nuove illuminazioni e i cestini. «I doppi punti luce garantiscono sicurezza, poi ho contato undici cestini nuovi che renderanno pulita la via – dichiara Margherita Simoni da Villa di Serio –, invece che marroni li avrei preferiti grigi come il marciapiede, che purtroppo è tornato alle dimensioni di prima». Se infatti il centro si è allargato con una via XX Settembre bis, per alcuni esercenti si è ristretto troppo il passaggio pedonale. «Di impatto i cilindri sono grossi, dopo aver ingrandito lo spazio del porfido hanno piazzato dei vasi così grandi che l’hanno di nuovo rimpicciolito», fa notare la titolare di una tabaccheria.

«Lo spazio è più stretto di prima, blocca il passaggio, non è più per i pedoni ma per le fioriere», rimarca Roberto Losapio della vicina Cartoleria. Fuori dal negozio infatti si è formata la classica coda per rispettare il metro di distanza e Carlo Frosio fatica a passare: «Devo circumnavigare il vaso, avrei preferito che il marciapiede mantenesse la larghezza precedente, mi auguro che almeno le piante non si sfaldino con i temporali». Una speranza che condivide con Massimiliano Marchesi di «Atalanta Store»: «Speriamo non ci volino dentro il negozio troppe foglie. Ho apprezzato invece le panchine, ci volevano proprio». Nonostante i nuvoloni minacciosi, la curiosità per le nuove sedute attira sempre più passanti, che imboccano le gallerie per trasferirsi nella verde via Tiraboschi: «Ho traslocato da via Paglia perché con questo restyling qui passa più gente – rivela Linda Berardi di un negozio d’abbigliamento –, spero però che non comprino solo il gelato ma che riprenderemo a vendere anche noi».

Dopo un anno e mezzo di lavori, infatti, la fine del cantiere coincide con un momento clou per i commercianti, ansiosi di ripartire. «Piano piano stiamo ricominciando a ingranare, speriamo che le piante ci aiutino, danno un bell’effetto, ma bisogna vedere quando ci sarà anche il resto», commentano da un altro negozio. Già, perché dentro le numerose fioriere mancano ancora i gerani a colorare la via, così come i tavolini dei dehors, tanto attesi dai locali di via Tiraboschi, i più entusiasti del restyling. «Le piante fanno rivivere il clima natalizio, con i tavolini la via sarà vivibilissima e cambierà completamente look», sostiene la titolare di una gelateria, mentre Alfio Sorti ha già gli occhi rivolti al futuro nella sua caffetteria: «La via prima era grigia, ora è bella e verde, ma il passo successivo sarà togliere le auto».

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