Voli e ampliamento: Orio pronto a ripartire
Nel 2020 -72%, ma si lavora per l’estate

Procedono a passo di carica i lavori sul lato ovest dell’aerostazione, destinato ai voli Schengen. Per la stagione estiva sono 112 finora le destinazioni sul mercato: conservata l’85% dell’offerta del 2019.

Le cifre ufficiali, vidimate da Assaeroporti, dicono 3 milioni 833 mila 63 passeggeri, con un calo del 72,3% rispetto al 2019. Perfettamente in linea con il meno 72,6 a livello nazionale. Orio si lecca le ferite dopo un 2020 disastroso che lo conferma comunque al terzo posto tra gli aeroporti italiani. Sia per i passeggeri che per le merci, dove la perdita è stata però del 56,7%, ben più della media nazionale del 23,7. L’annus horribilis conferma gli assetti nazionali, con Fiumicino e Malpensa ai primi due posti (nei cargo le posizioni s’invertono) e Orio dietro: tra i passeggeri si segnala l’exploit di Catania, salito al quarto posto.

Ma si tratta di dati che necessariamente lasciano il tempo che trovano, vista la pandemia: a Orio sono rimasti a terra 10 milioni di passeggeri in un anno e Fiumicino e Malpensa hanno fatto pure peggio, sia in valore assoluto che percentuale. Ora però bisogna ripartire in tutti i modi possibili, sia sul versante delle infrastrutture che dei voli della stagione estiva, e a Orio non sono rimasti con le mani in mano.

Obiettivo, finire per fine anno

Cominciamo dall’ampliamento dell’aerostazione: la scorsa estate è ripreso il cantiere per il nuovo corpo ovest (quello alla sinistra dell’attuale struttura), interrotto causa Covid appena dopo l’avvio. I lavori stanno procedendo a passo di carica: è già stata realizzata la parte più esterna, in parallelo con il parcheggio P2. Il nuovo fabbricato occupa come lunghezza metà dell’area delle auto a noleggio: ora si sta lavorando all’elemento centrale, quello a raccordo dell’attuale aerostazione. L’obiettivo è terminare i lavori per fine anno.

«Appena possibile abbiamo ripreso i cantieri, investire è fondamentale in questi tempi di crisi» spiega Giovanni Sanga, presidente di Sacbo. «La scorsa estate abbiamo inaugurato l’ampliamento ad est, ora stiamo lavorando sul fronte opposto. Un intervento importante anche perché è su questo lato dello scalo e che è previsto l’arrivo del treno e la nuova stazione».

In soldoni stiamo parlando di un intervento da 21 milioni di euro: sul cantiere lavora la squadra composta dalla Milesi geom. Sergio, Termotecnica Sebina, Effeci tecnoimpianti e Moretti. In tutto fanno 10.565 metri quadri nuovi più 2.245 riqualificati: un fabbricato su tre piani (uno interrato) che ospiterà arrivi e partenze Schengen, spazi commerciali, nuovi gate, nastri di riconsegna bagagli e uffici.

Sempre sul versante degli interventi infrastrutturali, è stato pubblicato il bando per la realizzazione di due capannoni merci nell’area Nord: le offerte devono essere presentate entro il 5 marzo e l’importo dell’appalto è di poco inferiore ai 28 milioni di euro.

L’orario estivo prende forma

Ma senza voli nessun aeroporto può decollare. In questo senso la stagione estiva alle porte non promette male, anzi: pur con tutte le incognite del caso, l’orario che partirà dal 28 marzo conta per il momento 112 destinazioni di linea già in vendita nei siti delle diverse compagnie, con Ryanair che fa ovviamente la parte del leone forte del suo 80% di quota di mercato.

Nel 2019 le destinazioni di linea erano 130, quindi con in mezzo un anno disastroso (che non viene preso in considerazione in quanto privo di termini di paragone) e con tutte le incertezze del caso sulla ripartenza, Orio ha conservato oltre l’85% della sua offerta. Potenziale, perché poi l’evoluzione reale andrà di pari passo a quella del Covid. Ma nel settore filtra un certo ottimismo, ancor più dopo i recentissimi annunci sull’avvio della campagna vaccinale di massa in Lombardia. Tra le destinazioni per ora cancellate ci sono Amman, Belfast, Billund, Bratislava, Brno, Brema, Cork, Dusseldorf, Faro, Knock, Londra Gatwick e Southend, Norimberga, Nis, Stoccarda, Tbilisi, Vitoria, Tangeri e Zara

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