Gewiss Stadium, per il campo sempreverde tanta tecnologia

LA NUOVA STRUTTURA. Il microclima garantito dai ventilatori della Wlp di Vipiteno. Il manto naturale rinforzato con zolle sintetiche della Safitex Turf di Gandino.

I tifosi atalantini più attenti se ne saranno accorti: il manto erboso del Gewiss Stadium è uno dei più verdi e rigogliosi d’Italia. Non è un’illusione dovuta alla fede calcistica: di mezzo ci sono anche scienza, tecnologia e innovazione. Nel 2021, il campo da calcio è andato incontro a un pesante rifacimento, dopo essersi presentato alle prime partite di campionato con zolle di terreno rialzate e scivolose: in quell’occasione, è stato implementato un manto naturale «legato» con filamenti sintetici, che hanno reso l’erba del palazzetto bergamasco più adatta al gioco e più godevole dal punto di vista estetico. A bordo campo, invece, sono state installate delle zolle sintetiche Eco Next realizzate dalla gandinese Safitex Turf.

Sistemi di ventilazione

A mantenere il microclima interno dello stadio, invece, ci pensano i sistemi di ventilazione a scomparsa prodotti da Wlp, un’azienda del gruppo altoatesino Hti. E proprio la sede di Hti a Vipiteno è stata una delle mete del primo «Open Mind Tour» organizzato da Confindustria Bergamo, Confindustria Varese e Confindustria Emilia Centro, non a caso intitolato «La Vertical Valley»: accanto al quartier generale di Hti, infatti, il tour è passato per il Noi TechPark di Bolzano, incubatore di startup e sede dei laboratori di ricerca dell’università cittadina, e per Microgate, azienda specializzata nei sistemi di controllo per telescopi e nei cronometri professionali.«I nostri sistemi di ventilazione di nuova generazione, che rappresentano una revisione dei cannoni da neve di Wpl pensati per le piste da sci, vengono impiegati da tempo nello stadio di Bergamo. Il loro scopo è quello di raffrescare l’aria in estate e di rimuovere le muffe d’inverno», spiega Maurizio Todesco, direttore della comunicazione per Hti. Il sistema attivo al Gewiss Stadium funziona creando uno schermo idrico composto da gocce d’acqua che proteggono il campo da calcio dai raggi solari, abbassando la temperatura dell’erba e mantenendone il colore verde. D’inverno, invece, il campo da gioco viene riscaldato, perciò il soffio dei maxi-ventilatori ha un altro scopo: quello di spazzare via dalle lamine fogliari la rugiada, nella quale possono annidarsi dei microfunghi potenzialmente pericolosi per la salute dell’erba. «Le nostre soluzioni sono completamente made in Italy e stanno riscontrando un certo successo sul mercato sportivo. Accanto allo stadio dell’Atalanta, la nostra tecnologia è stata implementata anche al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dove gioca il Sassuolo. L’obiettivo è quello di mantenere sempre in perfette condizioni i campi di gara e allenamento delle squadre di Serie A», conclude Todesco.

Soluzioni di questo tipo, conferma Hti, saranno sempre più utilizzate negli stadi a causa del cambiamento climatico: in estate, la presenza di tappeti erbosi ibridi o naturali, il ristagno di aria umida e le alte temperature portano alla creazione di un microclima torrido all’interno dei campi da calcio, che superano abbondantemente i 40°C di temperatura. Impossibile giocare, in queste condizioni.

Televisori di nuova generazione

Un altro, insospettabile problema è quello dei televisori di nuova generazione: l’Ultra Hd, con la sua risoluzione elevata, richiede un manto erboso dalla colorazione perfetta, in modo da garantire un elevato contrasto tra il verde del campo di gioco e i colori del pallone. Il Gewiss Stadium è uno dei più avanzati in Italia, sotto questi punti di vista: il suo sistema di ventilazione può infatti erogare fino a 39mila metri cubi di aria ogni ora, mentre ciascuna ventola climatica attiva nel palazzetto è dotata di sistemi di abbattimento del rumore e di una stazione meteo integrata, che ne regola l’attivazione e lo spegnimento.

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