Immatricolazioni ferme a Bergamo: «Mancano le auto»

Mercato quattro ruote.A novembre le vendite in calo dell’1,2% contro l’aumento del 14,7% a livello nazionale. «Da noi non c’è il traino delle società di autonoleggio».

Cresce il mercato dell’auto a novembre (+14,7% sullo stesso mese del 2021), ma solo a livello nazionale: a Bergamo è quasi stazionario, flette dell’1,2%. L’aumento è legato alla forte dinamicità del noleggio a breve e lungo termine, che riguarda soprattutto le grandi imprese di autonoleggio. Che non hanno sede a Bergamo. Questa quota di mercato raggiunge quasi il 27% del totale delle immatricolazioni, con le società di autonoleggio che concentrano i loro acquisti soprattutto verso auto elettriche e ibride.

«Se a livello nazionale sfiora il 15% - dice Paolo Ghinzani, presidente del gruppo Concessionari Ascom Bergamo e direttore di Ghinzani Group – nella nostra provincia il noleggio a lungo termine riguarda soprattutto qualche privato o agenti di commercio, con una quota del 2-3% del totale immatricolato. Nel complesso, la crescita nazionale registrata a novembre è notevole, con quasi 37mila auto acquistate dalle società di noleggio, contro i poco più di 22mila dello stesso mese dell’anno scorso».

Tra i motivi della crescita, almeno a livello nazionale, anche la maggiore disponibilità di vetture rispetto ai mesi precedenti. Ma i tempi di consegna restano sempre lunghi. «La logistica zoppica, le imprese di autotrasporto faticano a trovare autisti e molte bisarche sono ferme nelle aree di parcheggio aziendali - ricorda Ghinzani -. Il gruppo Psa, che fa parte di Stellantis, ha dovuto rilevare un vecchio aeroporto militare in disuso per lo stoccaggio di circa 1.100 auto pronte per essere inviate alle concessionarie per i clienti i attesa». jI problemi di consegna riguardano anche i veicoli commerciali. «Ci sono molte richieste – precisa il presidente dei Concessionari Ascom – ma i furgoni da lavoro mancano, non arrivano. Se ce ne fossero verrebbero venduti velocemente».

A livello di immatricolazioni nella Bergamasca continua il calo delle elettriche (- 47,4%) e delle plug-in (-24,7%). A picco le metano (-75%), complice l’aumento del prezzo del gas. Dati positivi per benzina (+4%), diesel (+5,7%), gpl (+19,6%) e ibride elettriche (quella senza spina di ricarica, +9,8%).

«Prezzo elevato d’acquisto, costo dell’energia che è aumentato notevolmente, piano di installazione delle centraline di ricarica che va a rilento e che non sta rispettando i programmi iniziali. Sono tutti fattori – osserva Loreno Epis, presidente della categoria Autosalonisti di Ascom Bergamo e titolare dell’omonima rivendita di auto di Scanzorosciate – che incidono sulle scelte dei consumatori. I soldi sono pochi, per cui decidono di acquistare vetture a motore termico che costano di meno. E si rivolgono sempre più al mercato dell’usato, che a novembre ha messo a segno a livello nazionale una crescita del 43% sullo stesso mese del 2021. Ora, con l’aumento delle immatricolazioni di auto nuove per il noleggio, con il ricambio più vetture usate si riverseranno sul mercato di seconda mano».

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