L’avventura di Persico protagonista a Detroit

L’APPUNTAMENTO. L’azienda orobica tra le eccellenze del made in Italy alla rassegna dedicata al design.

La Persico tra i protagonisti di LoveITDetroit, l’installazione ideata dall’architetto Roberto Palomba per celebrare la creatività e design italiani nella città americana. L’evento, nell’ambito della «Detroit Month of Design», nasce dalla collaborazione tra il Consolato d’Italia e la Società Dante Alighieri del Michigan quest’anno ha come filo conduttore la sostenibilità. L’installazione - che riproduce il concetto di una piazza italiana - ospiterà nel corso di tutto il mese di settembre anche 12 appuntamenti in presenza (riguardanti settori che spaziano dalla mobilità sostenibile alla moda, al vino, dall’opera al cinema), con relatori di spicco sia locali che provenienti dall’Italia.

Il programma di Detroit

Presente anche una mostra con sessanta brand italiani conosciuti a livello internazionale, come Poltrona Frau, moto Ducati, Armani. La manifestazione è sbarcata per la prima volta anche nel metaverso grazia alla compagnia italiana Wedoo, parte di Almaviva Group. Si tratta di un intervento che il console italiano a Detroit, Allegra Baistrocchi, ha voluto all’interno di un grande impegno per fare conoscere l’eccellenza italiana negli Stati Uniti.

Quest’anno focus, in particolare, sullo spazio e le imprese italiane che si occupano di aerospaziale e di tecnologie avanzate. Tra gli ospiti, l’astronauta Roberto Vittori, l’astrofisica Simonetta Di Pippo, l’architetto Carlo Ratti.

Proprio in questo contesto, la Persico, sarà protagonista di un incontro pubblico moderato da Mirko Gamba - bergamasco di Albino, docente all’università del Michigan di materie aerospaziali - cui parteciperà anche David Avino, amministratore delegato della Argotec, azienda pugliese del settore aerospaziale. Spiega Mirko Gamba: «Noi italiani siamo conosciuti per il nostro artigianato che ci offre la possibilità di essere innovativi, di lanciare nuove idee, di affinare le competenze. Ma come si fa a passare al livello internazionale? Come possono aziende medio piccole come le nostre accedere ai più alti livelli di tecnologia?». Il caso della Persico è emblematico e verrà raccontato da Marcello Persico, figlio del fondatore, Pierino Persico, che parlerà in particolare dell’impegno nel settore aerospaziale e della sostenibilità dei processi industriale dell’azienda di Nembro.

La storia della Persico

Fondata nel 1976 in un sottoscala di Albino, l’azienda inizialmente era costituita dal solo Pierino Persico e dalla moglie Isa. Isa teneva i conti e Pierino era un modellista, realizzava cioè i modelli in legno che servivano a preparare gli stampi per gli oggetti da produrre poi in serie. A quel tempo, tutto veniva fatto a mano e la precisione del modellista diventava la precisione dell’oggetto. Ma Pierino Persico non si è fermato lì, ha sempre seguito l’evolversi del suo lavoro, non ha mai smesso di aggiornarsi, si è guardato intorno, ha acquistato macchine, si è ingrandito, ha assunto persone.

Oggi l’azienda conta circa ottocento dipendenti, oltre alla sede di Nembro, ha stabilimenti e uffici in diverse parti del mondo. Ma, soprattutto, è un’industria tecnologicamente all’avanguardia: infatti Pierino Persico e la sua famiglia non hanno mai rinunciato a confrontarsi con la complessità.

Il mestiere del modellista manuale è un ricordo lontano, macchinari computerizzati realizzano modelli, producono stampi con una precisione nemmeno immaginabile quarant’anni fa. E la Persico è andata oltre. Oggi produce anche macchinari che vengono venduti ad altre industrie in grado di realizzare interamente i pezzi di cui quelle aziende hanno bisogno.

Dopo avere affrontato la sfida della nautica - la famosa Luna Rossa nasce a Nembro - oggi Persico sta affrontando con Nasa e Space X anche la sfida dello spazio.

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