Mercato libero e nuove insidie: «Telemarketing aggressivo»

CONSUMATORI. Busi (Adiconsum): la tariffa Placet non è così conveniente. «Per contenere i costi scegliere elettrodomestici in classi energetiche alte».

È sempre allarme tra i consumatori per il caro bollette energie e il passaggio dal mercato tutelato a quello libero. Tolti al momento i circa 5 milioni di utenti italiani cosiddetti vulnerabili (ovvero chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate, chi ha una disabilità (ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92), chi ha un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi e chi ha un’età superiore ai 75 anni) per i quali il passaggio al mercato libero è stato rinviato di tre anni, proseguono invece per i non vulnerabili i dubbi e le arrabbiature per un passaggio spesso molto tormentato.

Telemarketing aggressivo

Lo sanno bene gli uffici di Adiconsum Bergamo, che da inizio anno continuano a ricevere segnalazioni e richieste d’aiuto. «Le proteste maggiori – osserva Mina Busi, presidente dell’Associazione difesa dei consumatori e ambiente della Cisl di Bergamo - si riferiscono a telemarketing aggressivo che sta tempestando i consumatori ad ogni ora del giorno. Tanta rabbia anche per i rincari avvenuti lungo tutto lo scorso anno e che sono arrivati, nelle peggiori situazioni, a quadruplicare i costi delle bollette del gas avvenute prima della completa liberalizzazione, in particolare a seguito di contratti modificati unilateralmente dalle aziende. Una modifica che in diversi casi è avvenuta in violazione del Decreto Aiuti-bis che vieta le variazioni di prezzo, creando non pochi problemi finanziari ad una percentuale significativa di famiglie. Riteniamo che le modalità di comunicazione utilizzate con lettera semplice o via e-mail delle variazioni tariffarie (sempreché siano state effettuate, visto che molti utenti ci hanno dichiarato che all’operatore del call center non risultava inviata la modifica) debbano essere fatte con certificazioni, permettendo così al consumatore di dare prova di averle ricevute. Per quanto riguarda, invece, eventuali rincari della completa liberalizzazione del mercato del gas, stiamo attendendo di verificare nel dettaglio le prime bollette del 2024, che contengono anche gli aumenti dovuti al ritorno dell’Iva al 22%: come Adiconsum riteniamo che, trattandosi di beni essenziali, l’Iva dovrebbe essere la più contenuta possibile. Da quanto abbiamo raccolto finora emergerebbe (per il momento il condizionale è d’obbligo) che la tariffa Placet è più cara sia di quelle del mercato tutelato che di alcune del mercato libero. Le offerte migliori sono date ai nuovi clienti e bisogna quindi mettere in conto di cambiare fornitore per trovare le tariffe più convenienti».

Tariffa Placet

La presidente Busi cita la tariffa Placet (Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela), perché è quella che, su indicazione dell’Autorità di regolazione per l’energia Reti e Ambiente (Arera), viene applicata ai consumatori non vulnerabili che non hanno ancora effettuato la scelta di un fornitore del mercato libero, obbligando tutti i venditori a inserire nel proprio pacchetto di proposte commerciali un’offerta rivolta alle famiglie e alle piccole imprese chiara e comprensibile, a prezzi determinati liberamente ma con condizioni contrattuali definite dalla stessa Arera.

«La Placet normale era già in vigore sia per il gas che per la luce, mentre quella in deroga vale per il gas – spiega la numero uno di Adiconsum Bergamo -; ad oggi oltre il 25% delle famiglie bergamasche è ancora nel mercato tutelato e chi non è passato al mercato libero si ritrova al momento proprio con la tariffa Placet in deroga per il gas, sia con il prezzo fisso (che scadrà alla fine di quest’anno) che con quello variabile. È opportuno che i consumatori verifichino in quale tariffa sono stati assegnati dal gestore (vi sono due codici diversi), che deve garantire entrambe le tariffe: consiglio di contattare il gestore per avere tutte le informazioni del caso. Per quanto concerne invece la luce, gli utenti possono ancora rientrare nel mercato tutelato, rivolgendosi al gestore che tratta la maggior tutela e fare il passaggio. Chi nel luglio prossimo si troverà ancora nel tutelato, verrà dirottato al gestore Hera, che ha vinto la gara per la Bergamasca. A questa tipologia di utenza sarà applicata la tariffa a tutele graduali (Stg)».

Adiconsum è impegnata quotidianamente ad assistere nel migliore dei modi gli utenti, mai come ora alle prese con una giungla di tariffe e proposte di ogni genere. «Come Adiconsum – rimarca la presidente Busi -, stiamo chiedendo da anni a tutti i governi che si sono succeduti, di rimodulare la struttura tariffaria nel suo complesso e soprattutto di dare risposte più mirate a chi è in povertà energetica. A chi ha dei dubbi e non vuole rischiare di fare scelte sbagliate, consiglio di tenere monitorate le bollette e soprattutto fare delle verifiche sul mercato per vedere se vi sono offerte migliori. È bene consultare il sito di Arera (www.arera.it) e il suo portale offerte (www.arera.it/consumatori/il-portale-offerte), che mette a disposizione un motore di ricerca di semplice utilizzo e offre una serie di informazioni utili sui mercati dell’energia elettrica e del gas e sulle novità di legge previste. Invito gli utenti a rivolgersi anche ai nostri uffici, che sono a disposizione per accompagnarli nella scelta migliore». Infine, ma non meno importante, tutti noi possiamo fare la nostra parte per contenere i costi delle bollette, cercando di introdurre gli accorgimenti possibili, che vanno dall’aggiornare le abitudini al dotarsi (dove possibile) di ausili e/o elettrodomestici in classi energetiche alte. Info Adiconsum: tel. 035.324580; e-mail [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA