Non solo telai: Itema e la cinese Tofflon insieme per mega impianti farmaceutici

LA JOINT VENTURE. Costituita, con il colosso di Shanghai, una nuova società con stabilimento nel Novarese. Produrrà liofilizzatori industriali. Il ceo Ghilardi: importante passo nella diversificazione del nostro gruppo.

In questo caso i telai - di cui Itema è leader a livello mondiale - non c’entrano nulla. La partnership tra la multinazionale bergamasca, con quartier generale a Colzate, e la cinese Tofflon Science and Technology Group Co. Ltd, ha come oggetto la produzione di liofilizzatori industriali per il comparto biofarmaceutico. Si tratta di mega impianti - la lunghezza può oscillare tra i 30 e i 35 metri, con camere di liofilizzazione che vanno dai 10 ai 100 metri quadrati - destinati principalmente all’industria farmaceutica e a quella alimentare dei probiotici.

Dopo quasi tre anni di lavoro, il 25 settembre è stata costituita Tofflon Itema srl - l’investimento iniziale è di circa 10 milioni di euro - frutto di una joint venture tra il gruppo orobico e il colosso cinese, che conta oltre 5.800 dipendenti nel mondo e ha un fatturato 2022 di circa 800 milioni di dollari (serve circa 3 mila società farmaceutiche e vanta più di 2 mila brevetti). È stato proprio quest’ultimo, nel 2020, a cercare una sponda in RadiciGroup per un’eventuale alleanza nel settore biofarmaceutico.

E il gruppo Radici - la cui proprietà fa capo ai fratelli Angelo, Maurizio e Paolo Radici, che insieme alle sorelle Brunella e Mariagrazia detengono anche il 60% di Itema - ha visto nel progetto un’opportunità per Itema. Con i tempi dell’operazione che, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, si sono inevitabilmente dilatati. Al momento Itema detiene il 25% delle quote della nuova società, di cui è presidente il ceo di Itema, Ugo Ghilardi, con l’opzione di crescita fino al 40% entro due anni.

«Parliamo di altissima tecnologia - spiega Ghilardi -: gli obiettivi sono molto importanti, sia in termini di realizzazione di impianti annuali, sia di fatturato». L’idea, infatti, è quella di «sfornare» tra i 25 e i 30 impianti l’anno, il cui valore medio di mercato è compreso tra i 3 e i 5 milioni di euro. Proprio le dimensioni degli impianti hanno spinto i due partner alla ricerca di un sito produttivo con ampi spazi esterni per esigenze di logistica e con una relativa vicinanza ad aree portuali. E così l’ipotesi di concentrare la produzione nella nostra provincia è scemata quasi subito e la scelta è caduta su Nibbia, in provincia di Novara, dove uno stabilimento già esistente è stato convertito per ospitare queste produzioni. L’avvio dell’attività è previsto per metà novembre, con un grand opening riservato ai clienti in vista della realizzazione del primo impianto a marzo dell’anno prossimo.

Sono queste le tipologie di impianti su cui si concentra la produzione: quelli per probiotici (alimentari e farmaceutici), quelli per vaccini veterinari, per grandi e piccole biomolecole, per vaccini umani, per antibiotici e iniettabili. I mercati a cui si rivolge Tofflon Itema sono l’Europa e il Nord America.

«Siamo orgogliosi che Itemalab sia stata scelta da Tofflon per mettere a punto il piano industriale con cui portare sul mercato i suoi avanzati sistemi di liofilizzazione - sottolinea Ghilardi -. Lo stabilimento di Nibbia è una chiara dimostrazione delle competenze di Itemalab in ambito di lean manufacturing e open innovation, e rappresenta un ulteriore, importante passo nella diversificazione del nostro gruppo, proseguendo quanto iniziato con l’acquisizione di Lamiflex (a Ponte Nossa, ndr), azienda leader nel mondo dei prodotti finiti in materiale composito». Nella divisione Industrial di Itemalab (soluzioni per la produzione) al Kilometro Rosso, 15 persone hanno portato avanti questo progetto e una decina di addetti è stata formata per collaborare con il team cinese nella joint venture.

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