Persico fra le stelle con la Nasa. «Sfide simili in Coppa America»

INNOVAZIONE. L’azienda ha contribuito alla realizzazione del telescopio della missione Asthros. Nel pool anche la Lamiflex. Marcello Persico: vogliamo consolidare il business aerospaziale.

Persico Marine fra le stelle con la Nasa. L’azienda di Nembro ha contribuito alla realizzazione del telescopio della missione Asthros, acronimo di Astrophysics Stratospheric Telescope for High Spectral Resolution Observations at Submillimeter-wavelengths, che a dicembre 2023 volerà a 40 chilometri d’altezza sopra l’Antartico. Appeso a un pallone stratosferico grande quanto un campo da calcio, per quattro settimane osserverà nel lontano infrarosso le regioni di formazione stellare per studiare i processi di feedback che sterilizzano le galassie.Il telescopio dell’agenzia spaziale statunitense è stato ideato e realizzato interamente in Italia da un pool capitanato dalla lecchese Media Lario di cui fa parte, oltre a Persico Marine, anche un’altra azienda bergamasca, la Lamiflex di Ponte Nossa. Persico Marine ha prodotto varie parti in fibra di carbonio, tra cui le componenti della struttura a forma di ragno e il supporto per la fotocamera, e si è occupata anche del montaggio di piastre composite e delle relative operazioni di lavorazione ad alta precisione.

«Progetto importante»

«Siamo estremamente orgogliosi - dichiara Marcello Persico, amministratore delegato di Persico Marine - di far parte di un progetto così importante per il quale abbiamo messo in gioco la nostra vasta esperienza nello sviluppo e nella costruzione di parti in alluminio, titanio e fibra di carbonio raggiunta nel corso degli anni». L’aerospazio è un segmento su cui Persico Marine sta investendo sempre di più. L’azienda sta infatti collaborando anche con Avio, eccellenza italiana nel settore della propulsione spaziale con sede principale a Colleferro, in provincia di Roma, alla realizzazione di componenti di lanciatori per satelliti. «Proprio per poter consolidare l’attività in questo campo - specifica Persico - abbiamo avviato la procedura per ottenere la certificazione 9100 richiesta per chi opera nel settore aerospaziale, che contiamo di ottenere entro fine anno».

Luna Rossa

Il core business di Persico Marine resta, ovviamente, la nautica. «Abbiamo appena iniziato a lavorare sulla nuova Luna Rossa che parteciperà alla prossima America’s Cup», annuncia Persico senza rivelare molto di più, se non che «sarà concettualmente simile a quella che ha regatato in Nuova Zelanda, ma con una serie di migliorie».

Sarà «made in Nembro» anche il catamarano a idrogeno di supporto, previsto per ogni equipaggio dal regolamento dell’edizione 2024 della competizione sportiva più antica al mondo, «dotato di foil per ridurre l’attrito con l’acqua, capace di seguire Luna Rossa a una velocità di 50 nodi e con un’autonomia di 100 miglia». Non solo. Persico Marine sta anche realizzando una barca per la Vendée Globe, la regata a vela attorno al mondo in solitario senza scali e senza assistenza con arrivo e partenza dal porto francese di Les Sables-d’Olonne, in Vandea, e ha in cantiere importanti commesse per diverse imbarcazioni private in carbonio ultraperformanti e ipertecnologiche.

«Ci sono molte similitudini nelle sfide che dobbiamo affrontare quando operiamo per il mondo della nautica e quelle che incontriamo nel comparto aerospaziale - spiega Persico -. La reale differenza sta nel fatto che in Coppa America, con Luna Rossa, conta la genialità di certe soluzioni e la capacità di produrre in tempi anche molto stretti, mentre nel settore aerospaziale siamo obbligati a seguire procedure particolarmente rigorose e certificate: con l’eventuale fallimento di un lancio, infatti, vanno in fumo milioni di euro, mentre nel caso del trasporto passeggeri giocano evidenti ragioni di sicurezza».

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