Ricuperati: «Meno ordini e aspettative più basse, ma l’industria bergamasca resiste»

IMPRESE. Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo: inflazione e tassi temi caldi. Lavoro, sì a misure che agevolano il rientro dalla maternità. «Bene rivedere qualche progetto del Pnrr». Cauta su apparentamenti: «Non c’è un progetto di fusione con Brescia». Leggi di più su L’Eco in edicola il 9 giugno.

Giovanna Ricuperati è stata eletta presidente di Confindustria Bergamo il 21 giugno 2022 e, più che un anno, «sembra sia passato un secolo». «Mi sono insediata che il governo Draghi traballava, poi è caduto, poi c’è stato l’aumento dei prezzi delle materie prime...». L’elenco è lungo, ma, fatta la premessa che «l’industria resiste grazie alla buona eredità di dicembre», Ricuperati fotografa così, nell’incontro con la stampa che precede l’assemblea privata di venerdì 9 giugno, la situazione odierna: «I temi caldi per le imprese manifatturiere sono un’inflazione persistente con tassi di interesse che salgono e prestiti che diminuiscono. Vista la debolezza sui margini, le risorse a disposizione delle aziende non sono molte. A questo, in previsione, si aggiunge il calo della fiducia delle imprese a maggio: meno ordini e più basse attese sulla produzione». E non aiuta il fatto che «anche la domanda estera sia in rallentamento». Non dimentichiamo il caro energia: «Quando sono stata eletta era “il” problema e abbiamo creato una task force di supporto alle imprese, che hanno fatto un salto quantico nell’efficientamento, ma il tema resta caldo e da presidiare».

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