Un 2022 in impennata per le moto elettriche

Primo semestre. Vendite in provincia: +48% scooter e +237% ciclomotori. C’è attesa per i nuovi incentivi.

La mobilità urbana cambia pelle e alimentazione. Nel primo semestre 2022 il mercato nazionale delle due ruote a trazione elettrica ha fatto segnare un robusto incremento del +82,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente, portando l’incidenza dei veicoli a zero emissioni sul totale del mercato al 5,3%. L’impennata riguarda anche la Bergamasca: eccettuate le moto (11 le immatricolate nel 2021, idem quest’anno), secondo i dati Confindustria Ancma Bergamo ha messo a segno un +48% per gli scooter elettrici (da 94 a 139) e addirittura +237% per i ciclomotori (da 46 a 109).

«Per scooter e motorini elettrici c’è un discreto incremento di vendite – spiega Marco Savoldelli, titolare della Auto Savoldelli di Lallio –, mentre il vero boom l’abbiamo riscontrato nelle bici a pedalata assistita, non soggette a restrizioni del traffico e che possono usufruire di piste ciclabili e percorsi dedicati».

Sul fronte delle microcar elettriche: «La vendita decollerà quando converranno di più».

Sul fronte delle microcar elettriche, Savoldelli è più cauto: «La vendita decollerà – precisa – quando converranno di più. A Bergamo non ci sono blocchi del traffico o grossi problemi di circolazione per le auto a motore termico. Infatti, il grosso delle nostre vendite riguarda la piazza di Milano, dove ci sono parecchie limitazioni al transito. E il fatto di possedere una microcar elettrica che consente di andare ovunque, anche nelle Ztl, fa la differenza».

«Trattiamo motoveicoli elettrici da 4 anni – spiegano alla Motorama di Bergamo – e abbiamo riscontrato quest’anno un notevole incremento nelle vendite in occasione dell’avvio degli ecoincentivi. In particolare, noi vendiamo scooter a corrente con potenza simile alle cilindrate termiche da 50 a 125 cc, ed abbiamo visto che la corsa all’acquisto c’è stata fino a quando erano disponibili gli ecobonus. Finiti gli incentivi, la situazione è diventata piuttosto calma».

«Confermo che c’è stato un grande interesse per la fascia di moto elettriche – sostiene Luca Bosi, della Centro Moto Bergamo di Sorisole –, legato soprattutto ai due momenti di disponibilità dei contributi statali, e cioè nel primo trimestre di quest’anno e nel mese di giugno, quando anche il secondo finanziamento dei fondi statali è andato esaurito. Adesso il mercato è abbastanza fermo: si attende un nuovo intervento del governo per rendere disponibili altri incentivi, magari recuperando i fondi da altri plafond in parte inutilizzati (quelli sulle auto elettriche, ndr)».

«Si attende un nuovo intervento del governo per rendere disponibili altri incentivi, magari recuperando i fondi da altri plafond in parte inutilizzati»

«Rispetto all’anno scorso – conclude Bosi – effettivamente si possono notare molti più motocicli elettrici in circolazione. L’utenza è formata sia da chi possiede moto a benzina, sia da chi si interessa per la prima volta a questo tipo di mezzi. Il vantaggio è tangibile: con poche migliaia di euro si porta a casa uno scooter di ottima qualità e con un’autonomia di circa 100 chilometri». Mezzi che si possono ricaricare facilmente nel garage di casa, in poco tempo, e che consentono di circolare ovunque in città, a costi decisamente minimi e con un occhio di riguardo all’ambiente

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