
L'Editoriale
Domenica 29 Maggio 2022
Ascoltare con il cuore le parole degli altri
Il racconto biblico della creazione è una vittoria delle cose sul nulla, sulla loro possibilità di non esistere. Dal vuoto cosmico, tutto comincia a essere, in un istante. E succede per una parola: «E Dio disse». E le cose sono. La sua parola irrompe sulla scena e sgretola l’impero del niente con qualcosa che inizia a vivere. È affascinante, fin da allora, il potere delle parole intuito dall’autore della Genesi: è il potere di far essere le cose, di creare e disfare, di vincere gli abissi di nulla che si accatastano sopra le vite di tutti, rendendole più vuote, abitudinarie e grigie.
C’è qualcosa della lotta contro il nulla che desertifica le vite che permane nel nostro bisogno di parlare e di comunicare. Ce lo ricorda anche questa 56ª Giornata mondiale per le comunicazioni sociali, in cui Papa Francesco chiede la capacità di «Ascoltare con l’orecchio del cuore», di farci attenti e grati al mistero delle parole che raggiungono la nostra vita e la creano, la fanno essere. Tutti, professionisti della comunicazione e suoi avventori quotidiani più caserecci, abbiamo un debito di parola.
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