
L'Editoriale
Venerdì 13 Maggio 2022
Calo delle nascite, in Italia resta ancora molto da fare per sostenere le famiglie
Gli autorevoli e decisi interventi delle massime istituzioni civili e religiose come il Presidente della Repubblica Mattarella e Papa Francesco, in occasione degli Stati generali della Natalità avviati ieri a Roma, rappresentano con forza e chiarezza l’attuale situazione demografica dell’Italia. Il malessere demografico del nostro Paese è quello descritto ancora una volta in modo crudo e realistico dall’Istat. Le dinamiche della popolazione – bassissima natalità e intenso invecchiamento - sono tali che nel 2050 «la popolazione avrà 5 milioni di abitanti in meno – ricorda alla platea dei partecipanti il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo - di cui 2 milioni di giovani in meno.

Le persone con 90 anni che oggi sono 800 mila, saranno più del doppio un milione e 700 mila» e in assenza di cambiamenti «solo poco più di una persona su due sarebbe in età da lavoro». In un simile scenario, ha concluso Blangiardo, «le nascite annue potrebbero scendere nel 2050 a 298mila unità». Tutto tremendamente chiaro.
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