
L'Editoriale
Giovedì 06 Ottobre 2022
Gas, un tetto al prezzo. Lo strappo tedesco apre una crepa in Europa
Il commento. Il recente vertice dei ministri delle Finanze ha negato la possibilità di creare un fondo comune per sostenere le economie dei Paesi membri dell’Unione Europea. In precedenza il primo ministro olandese Mark Rutte aveva concordato a Berlino con il cancelliere Olaf Scholz una linea comune: no al tetto del prezzo del gas e niente nuova emissione di titoli comuni a livello europeo.
Quasi in contemporanea il governo tedesco crea un fondo straordinario a sostegno dell’economia e delle famiglie tedesche per 200 miliardi di euro. Ai quali si aggiungono misure straordinarie per 95 miliardi. In tutto il cancelliere fa sapere che la somma complessiva ammonta a 295 miliardi. Alle proteste di alcuni commissari Ue, Paolo Gentiloni e Thierry Breton in testa, Scholz ha risposto che anche altri Stati hanno operato a sostegno delle loro economie. E quindi la parola egoismo è in questo contesto fuori luogo. Va rimarcato che a conferma del fatto che la Germania si muove a sistema ( ma anche la Francia lo fa) la presidente della Commissione Ursula von der Leyen si è premurata a far sapere che sia Gentiloni che Breton parlano a titolo personale.
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