Il diesel che inquina
bandiera dei perdenti
In Italia come in Francia si scopre che non è vero, non ce n’è per tutti. O meglio ce n’è per chi ha età, tempo, voglia, opportunità e predisposizione per rimettersi in gioco, per riqualificarsi e fare della propria vita lavorativa un continuo corso di aggiornamento professionale. Poi ci sono i lavori umili, quelli restano, ma la loro retribuzione è bassa e comunque non in grado di sopportare un qualsivoglia aumento del carburante. Così l’ ecologia diventa un lusso e il diesel inquinante la bandiera degli emarginati. Diversamente dall’Italia in Francia manca la piccola e media industria e quindi dopo i grandi campioni nazionali, le grandi banche, i grandi gruppi di distribuzione nella grande provincia gallica vi è il deserto. L’ Italia ha una spaccatura territoriale tra Nord industriale e Sud assistenzialista. Non era mai successo che i ceti produttivi protestassero per chiedere ciò che sino a ieri era ovvio: ossia poter lavorare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA