L’instabilità politica
ha affossato l’economia
Proprio mentre Giuseppe Conte si avvia a varare un nuovo esecutivo, dall’Istat giungono gli ultimi dati macroeconomici sulla situazione del Paese. L’Italia è ufficialmente in stagnazione, in un momento mai così complicato e convulso. Verrebbe voglia di titolare come fece Il Mattino di Napoli all’indomani dello scoppio del colera: «Fate presto». Il secondo trimestre dell’anno è andato infatti peggio di quel che ci si aspettava. L’aggiornamento dell’Istat sui conti trimestrali dice infatti che «prosegue ormai da cinque trimestri la fase di stagnazione, che caratterizza l’economia italiana a partire dal secondo trimestre del 2018».
I Pil italiano nel secondo trimestre del 2019 è rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti ed è diminuito dello 0,1 per cento su base annua. Il quadro complessivo, inutile girarci intorno, è un bollettino di guerra: consumi fermi e investimenti con il freno a mano tirato. L’Istat commenta: «Dal lato della domanda interna, il contributo positivo degli investimenti è compensato da un nuovo apporto negativo delle scorte, mentre i consumi ormai forniscono una spinta praticamente nulla. Sul versante estero importazioni ed esportazioni registrano tassi di incremento molto simili, con un contributo anch’esso nullo».
LA COMUNITÀ
DE L'ECO DI BERGAMO
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