Mattarella contrario
al piccolo cabotaggio
La delicatezza dei compiti che spettano ad un presidente della Repubblica emergono con maggiore nettezza nei momenti di crisi. Così è, al momento, nel caso dello scossone politico prodotto dall’uscita di Italia Viva dal governo e dalla maggioranza. L’esito del voto di fiducia ha evitato che si aprisse uno scenario drammatico, in una situazione sociale già difficile, con il concreto rischio di non potersi giovare dei fondi europei necessari alla ripresa economica e alla modernizzazione del Paese. La crisi di governo lascia, però, molti nodi da sciogliere e dipanarne i più complessi toccherà anche al presidente della Repubblica. Al riguardo Mattarella non ha mancato - pur nella consueta sobrietà dei toni - di richiamare il governo a tener conto di tre questioni essenziali per la prosecuzione del suo compito: la necessità di far presto nel definire una prospettiva di azione adeguata alla gravità dei problemi da risolvere; la certezza che l’esecutivo possa godere in Parlamento di una maggioranza non precaria; l’obbligo di presentare un programma di fine legislatura in grado di affrontare le sfide che l’Italia ha innanzi a sé.
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