Scuola, il valore
dell’inclusione

Il tema dell’inclusione ha promosso ricche riflessioni da parte di molti soggetti che hanno proposto percorsi ed elaborato progetti per contribuire e favorire i processi della migliore integrazione possibile nella scuola. E allora è quanto mai importante sottolineare che per la scuola bergamasca l’inclusione si identifica in un sistema di valori e non in una serie di strategie e rappresenta da sempre un punto di attenzione e di forte impegno per far crescere negli operatori scolastici e nel contesto sociale più ampio la convinzione che la scuola deve essere un servizio formativo «per tutti e per ciascuno».

Il dato di complessità nelle scuole di oggi si fotografa in classi sempre più eterogenee negli stili di apprendimento degli studenti e nei loro bisogni, in gruppi sempre più multiculturali e multilivello.

In un arco di tempo breve siamo passati da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità: da una parte gli orizzonti diventano sempre più globali e multiculturali, dall’altra mancano spesso gli strumenti per comprendere culture diverse e metterle in relazione con la propria. Si assiste ad un incremento esponenziale dei saperi e permangono vecchie forme di analfabetismo e di emarginazione culturale che si intrecciano con nuovi analfabetismi. Le relazioni tra il sistema scolastico e il mondo del lavoro si stanno modificando drasticamente: alle persone viene sempre più richiesto di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e il proprio stesso lavoro.

È evidente che l’obiettivo della scuola non è più quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze, ma quello di formare un individuo sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.

La scuola rappresenta l’ambiente privilegiato dell’educazione e in un contesto inclusivo l’apprendimento diventa vantaggioso per tutti e per ciascuno perché favorisce il successo scolastico di ogni alunno, sia di coloro che vivono forme di diversità o di svantaggio, sia di chi appartiene alla sfera delle eccellenze. Non è inclusiva e non è efficace la scuola in cui si attivano risorse umane ed economiche per rimuovere gli ostacoli all’apprendimento di gruppi specifici di studenti (di volta in volta etichettati come Dsa, studenti stranieri, o più genericamente Bes) perché l’obiettivo non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome ed efficaci.

Nella nostra provincia, nel corso degli anni, sono nate e cresciute esperienze importanti che hanno cercato di garantire agli studenti più fragili positive opportunità di crescita, assumendo come principio l’idea che debba essere la scuola ad «adattarsi» all’alunno, e non viceversa, in una dimensione di flessibilità didattica e organizzativa rispettosa delle peculiarità dei singoli alunni in un ambiente che risponde ai bisogni di tutti gli alunni e in particolare a quelli di ciascuno.

È proprio in questo momento storico che la nostra scuola necessita di una sensibilizzazione e di un’operatività forte relativamente ai processi; l’integrazione parte da una riflessione interna, da un cambiamento culturale, da ciò che si può fare partendo da ciò che abbiamo, dalla valorizzazione delle risorse presenti, dalla collaborazione tra le persone, dalle competenze personali e professionali rivolte verso la realizzazione di obiettivi condivisi.

È così che per promuovere un reale cambiamento di rotta è necessario che la valorizzazione delle diversità presenti nelle nostre scuole, sia letta come una sfida che coinvolge tutta la comunità educante: dirigenti, insegnanti, famiglie e territorio, ognuno con specifiche funzioni.

È chiaro perciò che il processo inclusivo di tutti gli alunni si basa su un pensiero complesso, sistemico, com-partecipato di tutte le realtà che appartengono alla scuola, ma anche all’extra scuola, affinché ciascuno attraverso il proprio agire, possa contribuire a costruire interventi significativi in favore di una cultura inclusiva.

*Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo

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