Giorgio, 19 anni: «La mia giornata tra cantiere e stalla. Mi alzo alle 4,30»

Sorisole.Lavora nell’azienda edile di famiglia e trova il tempo per dedicarsi alle sue due mucche, che ha chiamato Miki e Valentina. È la storia di un giovane sorisolese, Giorgio Pievani, 19 anni, di Petosino, che si divide tra il cantiere e la stalla.

«La mattina inizio presto, verso le 4,30-5: vado a mungere le vacche, poi lavoro con papà e, al tardo pomeriggio, torno per accudirle – ha spiegato il giovane, classe 2003 –. Le seguo tutti i giorni per circa due ore quotidiane, sabato e domenica compresi, da settembre a maggio. Il resto dei mesi non stanno nella nostra stalla di Petosino: le affido per il pascolo agli allevatori della società agricola “Locatelli”, ma cerco di salire a trovarle ai Piani di Artavaggio nel fine settimana, appena possibile».

La mattina inizio presto, verso le 4,30-5: vado a mungere le vacche, poi lavoro con papà e, nel tardo pomeriggio, torno per accudirle

Una passione, quella per le mucche, coltivata fin da ragazzino. «Ho iniziato a curarle quando avevo 15 anni. Mi piacciono il nostro territorio, le montagne, i boschi, andare a caccia, occuparmi del parto delle vacche, fare il fieno o il formaggio. Le mucche mi danno grandi soddisfazioni: mi sono avvicinato al loro mondo frequentando la realtà dei Locatelli».

Poi un messaggio ai suoi coetanei. «Li invito ad avvicinarsi alla natura e scoprire il nostro territorio – ha detto Giorgio –. Questo lavoro è faticoso perché richiede tempo e sacrifici: sta scomparendo e quindi va salvaguardato e protetto. Oggi il mondo contadino è diventato industriale e tanti prestano più attenzione al profitto che al prodotto. Dal canto mio ci tengo tanto all’attività biologica». Simpatizzante dell’Atalanta, Giorgio ha frequentato le scuole a Petosino, successivamente ha seguito i corsi dell’Istituto edile di Seriate e poi ha iniziato a lavorare con il padre Angelo. Vive a Sorisole con la famiglia: oltre a lui e al papà, ci sono mamma Barbara e le sorelle minori Ilaria e Michela.

«La storia di questo giovane sorisolese è molto bella perché incentiva i suoi coetanei a seguirne l’esempio, stando vicini alla terra, prendendosi cura della natura e rispettando l’ambiente che ci circonda», ha commentato Nicola Sala, consigliere comunale di Sorisole con delega alla Promozione del territorio.

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