La Befana porta il vero inverno: prime nevicate in mattinata sulle Orobie - Foto e video

LE PREVISIONI. Come previsto dalla mattina del 5 gennaio la neve ha iniziato a scendere fin dagli 800-1000 metri di quota sulle Orobie. Pioggia, invece, alle quote inferiori. Fiocchi più intensi oltre i 1.300 metri, quindi sulle piste da sci. Lunedì 8 e martedì 9 gennaio fiocchi anche in città.

Come previsto dalla mattina del 5 gennaio la neve ha iniziato a scendere fin dagli 800-1000 metri di quota sulle Orobie. Pioggia, invece, alle quote inferiori. Fiocchi più intensi oltre i 1.300 metri, quindi sulle piste da sci. Si segnalano strade generalmente percorribili: occorre particolare attenzione lungo i tratti più in quota. Strade coperte di neve oltre i 1.300 metri.

«I primi fiocchi - fa sapere Samuele Rossi dai 2000 metri di quota del rifugio Mirtillo di Lizzola- hanno iniziato a cadere già dalle 8 del mattino. La nostra speranza, così come quella di tutti gli appassionati, è che possano poi trovare ulteriore conferma le previsioni che danno un’intensificazione dei fenomeni dal tardo pomeriggio. Se così fosse non ci spaventa l’idea di dovere fare dei turni durante la notte per tenere pulita l’area esterna al rifugio in modo di non doverci sobbarcare tutto il lavoro in mattinata. Ci auguriamo - conclude Rossi- che questa giornata di neve ci permetta di avere operative le varie piste affinché ne possano beneficiare anche tutte le attività commerciali della valle interessate dall’aumento del numero di sciatori». Il bollettino di Arpa Lombardia prevede per sabato 6 gennaio la formazione di un nuovo minimo depressionario sul Mediterraneo Occidentale con precipitazioni più probabili sulle zone meridionali ed orientali.

Sulla Bergamasca arriva dunque l’inverno, con temperature che la prossima settimana potranno scendere fino a 5 gradi sotto zero. Sarà la prima ondata di freddo, dopo un autunno e un inizio d’inverno con temperature miti, ben al di sopra della media e, a tratti, quasi primaverili. In questo weekend le umide e miti correnti lasceranno spazio all’arrivo di venti più freddi dall’Artico.

Il brusco cambiamento climatico si farà vedere già oggi, con l’arrivo di una perturbazione atlantica che porterà piogge diffuse su tutta la Bergamasca, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, che proseguiranno anche per le prossime 24 ore. Previsti fino a 20/30 millimetri di pioggia (1 millimetro di pioggia corrisponde a un litro d’acqua su un metro quadro di superficie, ndr), con la perturbazione che andrà via via attenuandosi domani.

Pioggia in pianura e neve in montagna, dove i fiocchi tornano a scendere copiosamente, come non accadeva da inizio novembre. Fino ai giorni scorsi lo zero termico era salito a 3.000 metri: almeno il doppio del periodo di riferimento. «‹Nevica sulle Orobie al di sopra dei 1.000/1.300 metri – illustra Daniele Berlusconi di 3BMeteo –. Al di sopra dei 1.500/1.800 metri ci si aspetta mezzo metro di neve tra oggi e domani››. A picco anche le temperature. E se fino a ieri sulla nostra provincia si registravano ancora anche 15 gradi e per tutto dicembre i valori erano stati di almeno 4 gradi sopra la media del periodo, che è di 7,6 gradi, da oggi non andranno oltre i 6. Domenica sarà invece all’insegna di cieli grigi e nuvolosi, con possibilità di qualche pioggia.

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La prossima settimana si aprirà invece all’insegna di cieli sereni e l’arrivo di correnti fredde dal Nord Europa porterà i valori al di sotto dello zero, soprattutto da mercoledì in poi. «‹Arriverà la vera ondata di freddo – continua Berlusconi –. Lunedì e soprattutto martedì potremmo vedere qualche fiocco di neve anche in città e in pianura. Da mercoledì, poi, le temperature scenderanno anche fino a 5 gradi sotto lo zero, che comunque è un valore di poco sotto la media stagionale. Non sarà quindi un freddo eccezionale. La stazione di Orio al Serio, la più longeva della provincia, in passato in questo periodo registrava come media stagionale due gradi sotto lo zero, ma non essendo più abituati a certi valori, ci sembrerà che faccia più freddo di quanto lo sia realmente››. La fase artica durerà 3 o 4 giorni, per attenuarsi gradualmente dopo l’11 gennaio.

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