Morto Achille Rosa, era la colonna portante della Fondazione Corti

Torre Boldone Dal 1998 era volontario a tempo pieno e ideatore di alcune campagne di successo per raccogliere fondi per l’ospedale Lacor Hospital in Uganda.

«Era la nostra colonna portante per Bergamo e provincia, dove ha contribuito a diffondere capillarmente le opere della nostra Fondazione. La sua scomparsa lascia un grande vuoto». Laura Suardi, volontaria della Fondazione Corti che sostiene l’ospedale Lacor Hospital in Uganda, ricorda così Achille Rosa, 78 anni di Torre Boldone , morto sabato dopo una malattia che lo aveva colpito nel novembre dell’anno scorso.

La capannina in largo Belotti

Rosa, ex dirigente Pirelli, era molto conosciuto per il suo impegno nella Fondazione: la sua presenza nella capannina di fronte alla chiesa di S. Bartolomeo in largo Belotti era ormai un appuntamento fisso nella settimana di Santa Lucia.

«Per farlo ha ideato alcune campagne che hanno avuto un grande successo: il calendario della Fondazione, arrivato alla ventesima edizione con 15mila copie, la capanna sul sagrato di San Bartolomeo, che per la prima volta l’anno scorso lo ha visto assente a causa della malattia, la piramide salvadanaio all’aeroporto di Orio al Serio»

«A partire dal 1998, dopo essere andato in pensione, si è dedicato a tempo pieno come volontario e consigliere alla Fondazione Piero e Lucille Corti – prosegue Suardi –, a far conoscere il Lacor Hospital e e a raccogliere intorno a questo progetto tanti piccoli donatori regolari. Per farlo ha ideato alcune campagne che hanno avuto un grande successo: il calendario della Fondazione, arrivato alla ventesima edizione con 15mila copie, la capanna sul sagrato di San Bartolomeo, che per la prima volta l’anno scorso lo ha visto assente a causa della malattia, la piramide salvadanaio all’aeroporto di Orio al Serio. Portava avanti tutte queste iniziative senza pesare sulla Fondazione, coinvolgendo e trascinando con entusiasmo numerosi volontari, cercando sempre di migliorare e incrementare i risultati. Il Lacor Hospital è diventato oggi il primo ospedale non profit del paese e uno dei maggiori poli sanitari dell’Africa equatoriale. Ha 548 letti e tre centri sanitari periferici. Cura 210.000 persone ogni anno, di queste 80% sono donne e bambini».

Lunedì alle 15 i funerali

«Veniva ogni anno a chiederci il permesso per mettere la capanna fuori dalla chiesa – ricorda fra Bernardino Prella – e cosa inusuale, ci forniva sempre il risultato di ciò che raccoglieva, sottolineando la grande generosità e sensibilità dei bergamaschi». Rosa lascia la moglie Herta, la figlia Silvia e i nipoti Gabriele e Lorenzo. I funerali saranno celebrati lunedì alle 15 nella chiesa parrocchiale di Torre Boldone.

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