Polaria, presidio dei sindacati a Orio: «Serve un incremento dell’organico»

POLIZIA DI FRONTIERA. Nella mattinata di giovedì 29 giugno i rappresentanti sindacali della Polizia hanno organizzato un presidio di fronte all’ingresso principale dell’aeroporto.

Una sessantina di operatori della Polaria nella mattinata di giovedì 29 giugno hanno partecipato al presidio di fronte all’ingresso principale dell’aeroporto di Orio al Serio, organizzato dai rappresentanti sindacali della Polizia di Stato per denunciare i problemi di organico. «Da molti anni segnaliamo una carenza di organico dell’ufficio della Polizia di frontiera di Orio al Serio - spiegano i segretari generali provinciali Daniele Mauro Caschili (sindacato Fsp, presente con il segretario regionale Gaetano Marrone), Laura Menotti (Siulp), Maurizio Cester (Sap), Fabio Giudici (Siap), Maurizio De Lorenzo (Coisp) e Giuseppe Brega (Silp) -: oggi siamo 146 operatori di polizia e ne servirebbero almeno 50 in più». I sindacalisti fanno un paragone con l’aeroporto di Malpensa. «Lì c’è un traffico di 20 milioni di passeggeri l’anno e gli operatori di polizia sono 500, a Orio ce ne sono 15 milioni e i poliziotti sono solo 146 e diminuiranno con i pensionamenti».

«Serve un incremento strutturale»

Gli operatori di polizia si devono occupare, su 24 ore con turni di 6 ore (ma spesso fanno straordinari) sia dei servizi di frontiera che di quelli di sicurezza. «In altri aeroporti - spiegano i sindacalisti - si riesce a garantire suddivisione dei compiti, mentre qui capita che nello stesso giorno chi si occupa di sicurezza debba anche fare frontiera». «Le nostre richieste - evidenziano - sono rivolte alle autorità politiche e a quelle amministrative: chiediamo un incremento strutturale dell’organico di almeno 50 persone e un’attenzione al periodo estivo, in cui il personale diminuisce per le ferie e i voli aumentano di quasi il 30% con situazioni difficili, tra malori, tensioni e insulti ai poliziotti. Non è più possibile continuare in questo modo. L’aeroporto aumenta, così come i passeggeri e gli introiti ,ed è assurdo che non si pensi ad un investimento minimo per la sicurezza, che su 50 uomini in più potrebbe essere contabilizzato in 2.5 milioni di euro».

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