Seriate, prove di naja con i bersaglieri: nove giorni in divisa per 25 ragazzi

L’iniziativa Colloqui singoli con gli aspiranti, tanta emozione, adunata in auditorium. Raduno il 25 giugno. «Ci hanno fatto una buona impressione».

Sono 25 e sono per lo più bergamaschi, ma ce ne sono anche di Pisa, Genova, Brescia: sono ragazzi e ragazze under 18 e hanno deciso di partecipare a una settimana con i vincoli di disciplina e obbedienza, gli schietti sapori e tenori della vecchia naja. Il primo boccone del menu militaresco è stato servito a Seriate, in biblioteca, dove i ragazzi aderenti all’iniziativa, sono stati interrogati su chi sono, cosa fanno, cosa farebbero. Hanno provato la divisa militare con tanto di sarta (volontaria) a sistemare, accorciare, stringere; provati anche gli anfibi. È stata illustrata l’attività e la rigidità di quella settimana, ma prima due robusti bersaglieri hanno dato l’idea di come possono svolgersi alcuni momenti dell’esperienza da caserma, cosicché, nell’auditorium della biblioteca è tuonato l’ordine categorico «Squadraattenti! Riiiiposo!» Un silenzio glaciale ha accolto l’incipit. Comunque, stesso ordine, secco, senza cadenze dialettali, anche al termine dell’incontro.

L’incoraggiamento a genitori e parenti

Colloqui per ogni ragazzo e ragazza da parte di due commissioni composte da bersaglieri e Protezione civile, che chiedevano della loro vita, se hanno deficit scolastici, se sanno cosa si farà nella settimana alla quale hanno deciso di partecipare. Ragazzi e ragazze alcuni spontanei, altri emozionati al punto di doverli rasserenare.

«Il nostro obiettivo è di dare a loro ciò che di bello e utile la vita ha dato a noi. E grazie della fiducia nel lasciarli nove giorni, dal 25 giugno al 3 luglio, con noi»

Adunata in auditorium, e Pierantonio Zucchinali, presidente dell’associazione «Studenti e Bersaglieri Odv», fondata con Walter Mazzola apposta per questo evento, ha subito incoraggiato genitori e parenti: «Complimenti, avete dei bravi ragazzi, questa l’impressione che ci siamo fatti a seguito dei colloqui. Il nostro obiettivo è di dare a loro ciò che di bello e utile la vita ha dato a noi. E grazie della fiducia nel lasciarli nove giorni, dal 25 giugno al 3 luglio, con noi».

Le parole del generale Pennino

Pennino ha dettato il decalogo della settimana: incontro con un avvocato per parlare di reati e pene, incontro con i detenuti in carcere, visita all’aviazione leggera a Orio al Serio, lezioni di primo soccorso

A spiegare il funzionamento e le attività, fra cui visita all’Accademia della Guardia di Finanza e alla Questura, è toccato al generale Antonio Pennino, già comandante del reparto corsi dell’università militare di Torino. Richiamandosi al decalogo di Lamarmora, fondatore dei bersaglieri nel 1836, Pennino ha dettato il decalogo della settimana: incontro con un avvocato per parlare di reati e pene, incontro con i detenuti in carcere, visita all’aviazione leggera a Orio al Serio, lezioni di primo soccorso perché anche pochi minuti possono fare la differenza fra la vita e la morte di una persona, lezioni di aikido, particolarmente indicato per l’autodifesa, antincendio, i droni e la loro utilità nel controllo del territorio, utilizzo di radio e bussole, come si usa e come si custodisce un’arma, uso e brevetto del defibrillatore.

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