Travolto in bici, Zanica piange Pietro Parimbelli: il padre perse la vita sulla stessa via

Zanica L’uomo 88 anni, è stato investito da un’auto sulla strada per Padergnone. Prima della pensione era stato addetto alle caldaie all’ospedale Maggiore. Nell’84 l’incidente costato la vita al padre. I funerali sabato 13 agosto alle 15 nella parrocchiale di Zanica.

È morto sul colpo, investito da un’auto mentre pedalava lungo la via Padergnone a Zanica, diretto al bar dell’omonimo borgo storico. La vittima si chiamava Pietro Parimbelli, 88 anni, e abitava in paese dove era molto conosciuto come «Bepi». Lo stesso tragico destino era accaduto, 38 anni fa, a suo padre, che in quella via ha perso la vita investito mentre attraversava la strada a piedi. L’incidente si è verificato nel tardo pomeriggio di giovedì 11 agosto, lungo la ex provinciale che collega il centro di Zanica col borgo medievale del Padergnone.

L’anziano era partito dall’abitazione di via Mazzini, dove viveva con la moglie Editta Casa (84 anni) diretto verso il borgo. Appena arrivato ha cercato di svoltare a sinistra per imboccare la stradina che porta al bar paninoteca «Collin’s» dove lo aspettavano i suoi amici. Ma mentre svoltava, proveniente dalla stessa direzione, è arrivata una Citroën C4, guidata da un uomo di Grassobbio che non è riuscito ad evitare l’impatto con la bici. Il pensionato, sbalzato di sella, è finito sull’asfalto perdendo subito conoscenza, mentre la bici è finita nella scarpata al lato della strada.

I soccorsi

Il rumore dello schianto è stato avvertito dagli avventori del bar che si sono precipitati, assieme al conducente dell’auto per prestare soccorso, ma l’anziano era già in gravi condizioni. Sono arrivate un’ambulanza e un’auto medicalizzata, assieme alla polizia stradale di Treviglio, a cui spetta ricostruire la dinamica dell’accaduto. Il personale sanitario ha intubato l’uomo e tentato di rianimarlo, praticandogli un lungo massaggio cardiaco. Ma attorno alle 18,30 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Lascia la moglie e due figli

Pietro Parimbelli, che avrebbe compiuto 89 anni a settembre ed era bisnonno di due pronipoti, oltre alla moglie Editta lascia nel dolore anche i due figli Maurizio e Loredana. Maurizio, che risiede a Zanica come i genitori, ha raggiunto il luogo della disgrazia assieme alla figlia, entrambi visibilmente scossi. Poco dopo sono arrivate anche due nipoti dell’anziano, figlie di un fratello e di una sorella del defunto che, commosse, hanno ricordato così lo zio: «Era una persona attivissima nonostante l’età, gli piaceva muoversi in bicicletta e si occupava anche delle faccende di casa. Con la moglie Editta formavano una coppia molto unita, stavano sempre assieme. Era nato proprio qui, nella cascina Pesarolo, poi dopo il matrimonio sono andati ad abitare in via Mazzini dove hanno sempre vissuto. Prima di andare in pensione aveva lavorato come fuochista, addetto alle caldaie del vecchio ospedale Maggiore di Bergamo». Pietro, con la moglie, era solito frequentare la chiesetta del borgo del Padergnone dove quasi tutte le settimane si recava a Messa.

Papà Giuseppe morì nel 1984

Nel 1984, su quella stessa strada, solo mezzo chilometro più indietro, la stessa sorte era toccata al papà di Pietro, Giuseppe. Aveva 76 anni e un’auto lo aveva falciato mentre a piedi attraversava la via Padergnone. Il magistrato ha dato il nulla osta per la riconsegna ai familiari della salma: ieri sera è stata portata dalle onoranze funebri Pedrini nella casa del commiato di Grassobbio dove è allestita la camera ardente. I funerali si terranno sabato 13 agosto alle 15 nella parrocchiale di Zanica.

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