Brignone super, vince in Val d’Isere. Buon terzo posto per Sofia Goggia

SCI ALPINO. Nel super G di Val d’Isere Federica praticamente perfetta. La bergamasca, non al meglio fisicamente, conquista comunque il podio.

Altra splendida vittoria per Federica Brignone - la numero 24 in carriera esattamente come Gustav Thoeni, azzurra più vincente di sempre, e la terza stagionale - che in 1.21.58 si è imposta nettamente nel superG di Val d’Isere. Poi, dopo il secondo posto per la norvegese Kajsa Vickhoff Lie 1.22.02 - per l’Italia c’è anche la bella terza posizione in 1.22.17 di Sofia Goggia, arrivata ad agguantare il podio nonostante una influenza con febbre. Insomma, dopo il clamoroso successo di Dominik Paris in Val Gardena, sono ancora le ragazze azzurre ad esaltare lo sci italiano.

E per Federica - unica italiana a vincere nel 2020 la grande coppa del mondo - i complimenti forse più belli arrivano dalla sua compagna-rivale Sofia Goggia: «Federica pennella le curve come Mantegna pennellava i suoi quadri» l’elogio sontuoso dell’olimpionica. Al che Brignone - che con questa vittoria consolida anche la seconda posizione in classifica generale con 557 punti contro i 620 dell’americana Mikaela Shiffrin - ha risposto: «Anche noi atleti siano tutti artisti alla nostra maniera, come un’artista è Sofia». Insomma le due azzurre non saranno amiche del cuore ma si stimano e si rispettano molto. «I nostri risultati - ha aggiunto Brignone - fanno bene a tutta la squadra anche perché Sofia ed io siamo due grandi lavoratrici, due che non mollano mai, due professioniste con la P maiuscola». Insomma, se non è amore ormai poco ci manca. E Intanto dopo due gare, Goggia e Brignone sono in testa alla classifica di superG.

Per l’Italia - in condizioni meteo e di pista perfette su un tracciato veloce ma con alcune porte cieche per le quali bisognava memorizzare bene la linea da seguire per non uscire, come successo a tante e persino a Mikaela Shiffrin ed alla campionessa svizzera Lara Gut- Behrami - c’è stato poi il confortante 7/o posto della trentina Laura Pirovano mentre la campionessa del mondo Marta Bassino è finita fuori dopo poche porte per una spigolata.

«Ho fatto una gara davvero bella. Non è stato facile con porte su cui a volte c’era ghiaccio. Ma sono riuscita a fare quello che volevo e cioè s spingere subito sempre più forte anche dopo una sbavatura», ha spiegato Brignone. Il fatto è che in questo periodo la valdostana sente sempre più «gli sci come prolungamento dei piedi». Dopo tre successi stagionali è così lontanissimo l’anno nero dei Mondiali di Cortina, quando era in crisi profonda. Ma Federica non vuole ancora pensare alle prossime Olimpiadi in Italia. «Sono focalizzata su quello che sto facendo, gara dopo gara. E cerco di farlo al meglio». E’ comunque molto probabile che, vista la forma e la classica generale, Brignone torni ad impegnarsi anche in slalom speciale: ogni punto può diventare prezioso. Giovedì non sarà però a Courchevel per lo speciale notturno prenatalizio. Ha bisogno di riposarsi un p’ in famiglia, con il fratello- allenatore Davide, mamma Maria Rosa e papà Daniele, tutti in Val d’Isere per il suo trionfo.

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