Il sindaco «salva animali» in azione, micio recuperato in un canale irriguo

CARAVAGGIO. Bolandrini si è calato nel canale e con una pala ha messo in salvo il gattino che rischiava di annegare. Non è il primo salvataggio, il più avventuroso è stato quello di un mulo.

Stava andando a giocare a calcio con la sua maglietta «d’ordinanza» dell’Atalanta. Quando dei passanti l’hanno avvisato della presenza di un gattino che miagolava disperato in un canale irriguo. Il sindaco di Caravaggio, Claudio Bolandrini, non ha esitato a calarsi al suo interno munito di pala per salvarlo da un annegamento certo. E così si è allungata la lista di animali che il primo cittadino ha portato in salvo e a cui lui stesso dà poi dei nomi per legare significativamente la loro storia al momento in cui è iniziata la loro seconda vita. E così, non a caso, Bolandrini ha chiamato Moses l’ultimo felino tratto in salvo dalle acque. «Prima di lui – racconta – era toccato ad altri due gatti. Brebemì, salvato sull’autostrada Brebemi, e Briciola, anche lui estratto vivo da un fosso a Capralba».

La lunga lista degli animali salvati dal sindaco

Ma la lista non si ferma certo qua e non contempla solo gatti. Ci sono anche il leprotto Bunny recuperato ferito a Caravaggio, in via Valle lungo i binari: dopo essere stato trasportato d’urgenza al Centro di pronto soccorso animale a Crema è stato inviato al Centro animali selvatici in Valpredina; la civetta Magoo caduta a terra ferita durante la tromba d’aria che alcuni anni fa aveva colpito Caravaggio; il piccolo airone Jonathan che Bolandrini si è trovato di fronte a casa.

Alla lista vanno aggiunti il riccio Spino, un Siberian Husky trovato a vagabondare a Caravaggio sulla ex statale 11 e poi restituito (grazie al microchip) al legittimo proprietario. Il salvataggio più avventuroso è stato quello del mulo Francis fuggito da una cascina sulla provinciale Rivoltana, fra Caravaggio e Mozzanica, che Bolandrini era riuscito a recuperare stringendogli intorno al collo la cinta dei propri pantaloni.

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