
Cronaca / Valle Seriana
Domenica 15 Giugno 2025
Musica e cultura, addio a Nembro ad Antonio Noris
IL LUTTO . Il presidente dell’associazione «Amici della biblioteca», già alla guida della banda del paese, è morto all’età di 74 anni
Risulta difficile anche per chi ha collaborato da vicino con lui enumerare tutti i progetti e le iniziative a cui Antonio Noris ha dato vita nei suoi lunghi anni di impegno per la comunità di Nembro, soprattutto nell’ambito della musica e della cultura. Attuale presidente dell’associazione «Amici della biblioteca», ma già alla guida anche della banda del paese e della cooperativa Gherim, Noris è scomparso giovedì pomeriggio, all’età di 74 anni, lasciando nel dolore la moglie Ornella e i figli Martino e Silvia. «Era un uomo di grande intelligenza e metteva passione in tutto quello che faceva - lo ricorda Sara Bergamelli, vicesindaco e assessore alla Cultura di Nembro -. Ha dedicato tantissimo tempo, come volontario, alla sua città: aveva tante idee ma anche la concretezza per realizzarle».
I tanti progetti
Porta il suo nome, per esempio, la rassegna culturale «Il genio delle donne», giunta alla quarta edizione, ma Noris ha avuto un ruolo importante anche nella progettazione della Casa della musica, inaugurata alla fine del 2022 a Nembro. «Ha dedicato molto alla formazione dei giovani alla musica, facendo crescere in modo straordinario la scuola di musica del paese», ricorda Claudio Cancelli, ex sindaco di Nembro, con il quale Noris si era candidato alle elezioni del 2012, pur non risultando eletto. Con Canelli ha sempre nutrito un’amicizia profonda: «Avevamo entrambi una passione per la musica di ogni genere, dal ‘400 al jazz».
L’ultimo suo progetto, non ancora compiuto, è quello di una giornata con otto ore consecutive di musica di Bach, eseguita in diversi luoghi di Nembro: «La stava progettando per l’autunno - rivela Bergamelli -. Aveva già contattato lui i musicisti: porteremo avanti il suo lavoro e la organizzeremo in suo ricordo».
Prima della pensione aveva lavorato nei laboratori dell’azienda ospedaliera di Seriate. Anche nell’ambito sanitario si era speso come volontario, in particolare nell’ospedale da campo degli Alpini: «Ha partecipato a tante missioni», ricorda l’amico Carlo Saffioti.
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