Piattaforma identità digitale Ue: c’è Aruba nella cordata vincente

Un progetto fondamentale, uno stanziamento tra i più importanti degli ultimi anni, con Aruba unica italiana a far parte della «cordata» vincente.

La Commissione Europea ha infatti selezionato il Consorzio che svilupperà «Simpl – Smart Middleware Platform», la piattaforma sicura che supporterà le federazioni cloud-to-edge e i data space europei, fornendo la garanzia dell’identità di tutti i partecipanti e facilitando lo scambio di informazioni tra infrastrutture, sistemi e applicazioni cloud in modo semplice, affidabile e sicuro.

La società, che ha il suo quartier generale a Ponte San Pietro, fa parte, unica italiana, del Consorzio «SovereignX», che si è aggiudicato un contratto da 41 milioni di euro per sviluppare la soluzione, ed è guidato da Eviden Belgium. Oltre ad Aruba ne fanno parte Capgemini Nederland, Engineering International Belgium, Ionos e Cosmote Global Solutions. Nei prossimi tre anni, il consorzio avrà quindi il compito di sviluppare «Simpl-Open», il software destinato a diventare il «sistema operativo» dei data space e altre iniziative di federazione cloud-to-edge; progettare Simpl-Labs, un ambiente per i data space per testare Simpl-Open e progettare l’adozione di Simpl-Open da parte dei data space selezionati.

Sicurezza e affidabilità

La partecipazione al consorzio SovereignX consolida l’impegno di Aruba nell’ambito della gestione e condivisione dei dati su piattaforme cloud che garantiscano sicurezza e affidabilità nel rispetto degli standard europei.

«L’aggiudicazione di questa gara - spiega il general manager di Aruba Enterprise Giorgio Girelli -, rappresenta un ulteriore e importante passo per rafforzare il nostro posizionamento di Cloud Service Provider europeo, orientato a fornire servizi cloud e di colocation sicuri e affidabili nel rispetto dei più recenti standard europei in materia di gestione dei dati. Nel raggruppamento, metteremo a disposizione tutte le nostre competenze e tecnologie per realizzare la piattaforma che ospiterà i data space in Europa».

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