«Pizzo Coca, Redorta e Arera? Li guardo dall’alto, veleggiando»

MAPELLO. Angelo Busi pratica parapendio e speedflying. «Quattro ore di salita e tre minuti di discesa per atterrare». Nei giorni scorsi è stato sul Pizzo del Diavolo di Tenda.

Angelo Busi, 32enne di Mapello, è un grande appassionato di vette, soprattutto perché ha il privilegio di poterle osservare dall’alto con il suo parapendio. Pizzo Coca, Redorta, Tre Signori, Pietra Quadra, Pizzo dell’Orto, Pizzo Arera o Resegone, sono solo alcune dalle quali si è lanciato.

«Ho iniziato a praticare parapendio e speed flying nel 2015 - dice Angelo -. Quest’ultima tecnica prevede l’utilizzo di una vela più piccola e siccome si raggiungono velocità molto più elevate si riduce notevolmente il tempo di volo». Con la speed nel dicembre del 2016 era decollato dalla vetta del Pizzo Coca, il tetto delle Orobie con i suoi 3050 metri. Nel febbraio del 2020 il lancio dal Pizzo Redorta (3038 metri); quattro ore di salita e tre minuti di discesa per atterrare a Valbondione, raggiungendo una velocità di 120 chilometri all’ora.

Lo scorso sabato, invece, è stata la sua prima volta dal Pizzo del Diavolo di Tenda (nella foto di Martino Pesenti), la vetta più alta della Valle Brembana (2914 metri), raggiunta dopo essere transitato al rifugio Calvi.

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