Questa Serie A sta già dicendo che ci divertirà

L’Atalanta ha buttato via la partita ma le servirà di lezione per cambiare subito registro. E, allargando lo sguardo a tutta questa Serie A, abbiamo la sensazione che vivremo un bel campionato.

Le premesse dopo quattro giornate sono incoraggianti per soddisfare la nostra fame di spettacolo. E pensare che abbiamo trascorso l’estate mediatica martellati dalla telenovela Lukaku: dal tradimento all’Inter al possibile trasferimento alla Juventus (un pericolo scampato dalla Signora che meditava di rinunciare a Vlahovic, ora fondamentale, per far posto all’attaccante belga) fino all’epilogo con l’approdo alla Roma . Accolto nella capitale come l’ottavo re, deve ancora meritarsi la corona (non basta il gol di ieri sera, seppure nel contesto di una gara in cui i giallorossi hanno regalato fuochi d’artificio). Intanto altri volti si sono presi la scena, restituendoci freschezza ed emozioni vere. Qui a casa nostra – prima della prova insufficiente di Firenze – avevamo colto i segnali lanciati da Scamacca e De Ketelaere, tanto per citare due esempi atalantini (ma non sono gli unici). Salendo ai piani più alti di questa Serie A, che sembra voler ribaltare il corso della passata stagione (vedi la partenza zoppicante del Napoli), c’è un’Inter sola al comando che spaventa già tutte le rivali. I nerazzurri sono meritatamente a punteggio pieno e il 5-1 rifilato al Milan nel derby fa paura non solo per le proporzioni del punteggio ma per i talenti e il gioco mostrati sul campo: Lautaro sempre più uomo-squadra, anche quando non tira in porta; Thuram sta probabilmente superando le stesse aspettative di società e tifosi; Frattesi conferma che quelli in Nazionale non erano solo lampi e il corteggiamento ricevuto nel mercato estivo aveva il suo perché; a centrocampo giganteggia Mkhitaryan ma tutta la squadra è fortissima e superiore alle altre. Due punti dietro c’è una Juve che senza la Champions può concentrarsi meglio sul campionato e lo sta dimostrando, esaltando Vlahovic e Chiesa come prima non le era riuscito. E a proposito di coppe europee in settimana si parte: la stagione entra nel vivo e avremo termini di paragone più completi per capire se gli attuali equilibri sono destinati a consolidarsi o la gestione delle energie fisiche e mentali su più fronti riserverà sorprese. Una cosa è certa: ci divertiremo.

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