Wwf, Mar Mediterraneo più caldo dei tropici, effetti devastanti

(ANSA) - ROMA, 07 LUG - Mari sempre più caldi, specie aliene, morie di massa. Sono le 'relazioni pericolose' tra crisi climatica e riscaldamento del Mare Nostrum secondo il Wwf Italia che, alla vigilia della Giornata internazionale del Mediterraneo, l'8 luglio, parla di "Tropico del Mediterraneo".

Con ondate di calore estive, le temperature delle acque mediterranee superano quelle tropicali con effetti "devastanti", secondo un articolo del professore di biologia marina all'Università Politecnica delle Marche, Roberto Danovaro, per il magazine dell'associazione, Panda.

Il Mediterraneo contiene meno dell'1% della superficie degli oceani globali e contiene lo 0,3% delle acque. "In questo 'oceano in miniatura' possiamo osservare i cambiamenti come fossimo in un gigantesco laboratorio naturale", sottolinea Danovaro. Temperature troppo alte favoriscono la penetrazione di specie tropicali, come microalghe, piante marine e pesci esotici, e mettono in difficoltà molte specie del Nord-Mediterraneo che preferiscono acque più fredde.

A partire dalla fine degli anni '90 molte aree, dalla Corsica alla Liguria dalla Costa Azzurra al Conero, hanno visto morie massive, con la perdita in poche settimane della fauna marina.

Il risultato è un panorama sottomarino desertificato.

"Mari e oceani si sono ammalati: si stanno acidificando e scaldando troppo velocemente, soprattutto il Mediterraneo", scrive il Wwf ricordando che gli oceani sequestrano oltre il 40% dell'anidride carbonica e assorbono il 90% del calore dell'atmosfera, oltre a contribuire alla produzione di cibo e ossigeno.

"Un metodo efficace per ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici è quello di proteggere la biodiversità", afferma il Wwf, che è partner del progetto Life Adapts, a difesa di tre specie simbolo del Mediterraneo: tartaruga verde, tartaruga caretta e foca monaca. (ANSA).

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