Sara Modora: «L’affido, splendida opportunità di crescita. Per tutti»

L’INTERVISTA. La coordinatrice del Servizio affidi dell’ambito di Bergamo si racconta a «L’Eco di Bergamo incontra».

Bergamo

«L’esperienza dell’affido è una grande opportunità di crescita, di ampliamento dello sguardo sulla vita e sul mondo, è l’incontro con l’altro, che tu non conosci, che può aiutarti a riconoscere i tuoi punti di forza e di debolezza. Per i bambini che vanno in affido, e per i figli dei genitori che accolgono, è un’occasione di incontro». Sara Modora, coordinatrice del Servizio affidi dell’ambito di Bergamo e referente del progetto «Prendimi in affetto» dell’Istituto Palazzolo, racconta la sua esperienza a L’Eco di Bergamo Incontra.

«L’affido - spiega - è una forma d’accoglienza che prevede una temporanea collocazione di un minore presso famiglie, coppie conviventi o single».

Il lavoro con le famiglie

Se potesse chiedere qualcosa, vorrebbe «più strumenti di lavoro, anche un po’ creativi, per la famiglia d’origine: dare loro la possibilità di acquisire stabilità e rimuovere, il più possibile, le cause d’allontanamento del minore. I bambini sono capaci di affrontare le avversità se hanno accanto adulti capaci di parlare con loro e di spiegargli cosa sta accadendo: non è facile da accettare, perché chiudono gli occhi la sera pensando di voler essere altrove. Diventando grandi, invece, ringraziano per ciò che hanno, pensando ai propri genitori, che non hanno la stessa tranquillità. È un’evoluzione per tutti».

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