«Sono un “uomo selvatico”: quando lascio i boschi vedo troppo stress e smog. È questa la Bergamo che vogliamo?»

L’INTERVISTA. Tiziano Incani si racconta in una pausa delle riprese del «Bepi Quiss»: «In onda dal 2011, la gente ci ama e ne sono felice. L’artista? Come una bombola pronta ad esplodere».

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Si definisce un «uomo selvatico» che ormai sta bene tra i boschi della Valle Seriana ma allo stesso tempo ha uno sguardo sul mondo, e sulla sua Bergamo, potremmo dire quasi «filosofico». Forse spiazza un po’ questo Tiziano Incani 4.0 ma bisogna riconoscergli che ha sempre qualcosa da dire e vale la pena ascoltarlo.

Il successo del «Bepi Quiss»

Tiziano Incani, ovvero il Bepi, si racconta a «L’Eco di Bergamo Incontra» dopo le riprese del suo «Bepi Quiss» che va in onda ogni mercoledì alle 21 e in replica la domenica alle 21.30 su Bergamo Tv. «È dal 2011 che siamo in onda - racconta -: è una formula vincente, lo dice la gente». Durante il programma il cantante, autore, scrittore e show man si sente se stesso e il pubblico lo apprezza. «Ultimamente va un po’ peggio ai concerti - racconta con molta schiettezza –: si aspettano le canzoni dei vecchi album, quelle più celebri e che hanno anche costruito il mio personaggio, ma io amo molto l’ultimo album un po’ diverso dai precedenti».

La bombola di emozioni

Il Bepi, comunque sia, nuova e “vecchia” versione, è sempre apprezzato. «Ormai mi sento a mio agio tra i boschi, quando scendo a Bergamo dalla Valle Seriana vedo rifiuti, smog, stress e mi chiedo: ma a questo serve tutta la ricchezza che abbiamo generato? Dovremmo vivere in un Paradiso e invece.. forse c’è qualcosa su cui riflettere».

Per spiegare il suo personalissimo modo di essere artista dice: «Ogni uomo è come una bombola che si riempie di emozioni: a un certo punto ti senti al bivio. O salti per aria o apri la valvola. Quando un artista apre la valvola, allora nasce qualcosa di nuovo. In questo momento non sento l’esigenza ma prima o poi la bombola starà per esplodere e allora tornerò a esprimermi in musica, parole o in tv».

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