Appunti qatarioti tra Maroccomania e «italiani» in corsa

Il Mondiale «anomalo» sta tenendo fede in tutti i sensi alla sua etichetta, anche nel bene. La sorpresa Marocco ribalta le previsioni e ci regala quel tocco di novità che rende più intrigante la settimana finale delle sfide in Qatar.

E a far notizia è la festa dilagante per questo storico traguardo dell’Africa, mai approdata, prima di sabato scorso, ai quarti di finale della massima competizione calcistica del pianeta. Sul giornale di ieri vi abbiamo raccontato dei caroselli a Bergamo, della gioia dei marocchini per le strade del centro, condivisa anche da tanti bergamaschi (e pace se a qualcuno ha invece dato fastidio).

Ma intanto rimbalzano le cronache del tripudio che in Medio Oriente hanno «unito» palestinesi ed ebrei di origine marocchina, a Ramallah, a Nablus, a Gaza, nella parte araba di Gerusalemme, a Umm el Fahem, a Baqa al-Gharbiyye e Bùeine Nujeidat. Potere del calcio. Rafi Nidam, amministratore delegato della squadra di Ashdod, nel sud di Israele, non ha trattenuto l’entusiasmo: «Sono contento non solo perché ho radici marocchine ma anche soprattutto perché tifo gli sfavoriti e il Marocco ha giocato in modo intelligente, utilizzando gli strumenti che aveva. Mi piace il piccolo giocatore che affronta i grandi e non escludo affatto che possano vincere la Coppa del Mondo. Il loro successo dovrebbe essere di ispirazione al calcio israeliano».

Ora c’è attesa per la semifinale con la Francia, quasi un derby visti gli stretti, e storici, legami tra i due Paesi (e non si dimentichi che i marocchini parlano anche il francese). Voltando pagina, tra gli appunti qatarioti non possiamo ignorare la folta rappresentanza «italiana» di alcuni giocatori della Serie A in semifinale. A cominciare proprio dai marocchini Amrabat della Fiorentina, Sabiri della Sampdoria e Cheddira del Bari che sfideranno lo juventino Rabiot e i milanisti Theo Hernandez e Giroud, ma qui a Bergamo molti faranno il tifo per l’atalantino Pasalic che con la sua Croazia (forte anche dell’interista Brozovic, del torinista Vlasic e di Erlic del Sassuolo) proverà a fare lo sgambetto all’Argentina dell’interista Lautaro Martinez, degli juventini Di Maria e Paredes e del romanista Dybala, per tornare in finale, come quattro anni fa. Ci sarà da divertirsi.

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