Atalanta, è un momento no: ora vedremo
gli obiettivi del club

Il commento. Perdere con l’Inter ci può stare, ma perdere come ieri fa male. C’è anche un autogol in una partita segnata dalle palle perse e da incertezze in difesa. Peccato perché i primi venticinque minuti avevano visto l’Atalanta padrona del gioco, fino al rigore trasformato da Lookman, in seguito all’atterramento di Zapata da parte di De Vrij.

Atalanta, è un momento no: ora vedremo gli obiettivi del club
Il gol dell’ 1-2 di Dzeko
(Foto di Ansa/Magni)

La partita pareva indirizzata nel modo giusto e come ci si aspettava: tolti gli infortunati de Roon e Toloi, in campo è scesa una delle formazioni migliori possibili (che recuperava diversi titolari dopo l’azzardato turnover di Lecce, con le conseguenze che sappiamo), Koopmeiners e Palomino prima dell’1-0 avevano già impegnato Onana, ponendo le premesse per il vantaggio, meritatissimo, firmato dall’attaccante anglo-nigeriano. Ma poi è uscita l’Inter e Dzeko – confermatosi bestia nera – ha rimesso il risultato in equilibrio sorprendendo la retroguardia bergamasca, dopo che già pochi minuti prima il bosniaco l’aveva messa in allarme avventandosi su un pallone che con freddezza e un pizzico di brivido Palomino era riuscito a sottrargli.

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