Dietro l’angolo la Juve
Attenzione a Cagliari
Se passano i nerazzurri, mercoledì 30 gennaio giocheranno in casa contro i bianconeri. Una bella opportunità visto che negli ultimi due incroci in campionato a Bergamo è sempre finita in parità: due volte 2-2. È vero, l’andata di semifinale di coppa l’anno scorso sorrise alla Vecchia Signora che si impose per 1-0 sotto le Mura, ma il bilancio degli ultimi confronti ha assunto i connotati dell’incertezza e pende idealmente a leggero favore degli uomini di Gasperini, non fosse altro che hanno meno da perdere di una corazzata che ad ogni stagione parte con l’imperativo categorico di vincere tutto. Ma sul cammino di un’Atalanta rimaneggiata da infortuni, squalifiche e assenze per ragioni di patria (Alì Adnan in nazionale con l’Iraq), in Sardegna non ci sono ad attenderla il Novara, la Virtus Entella o il Benevento (beate Lazio, Roma e Inter), bensì quella bestia nera del Cagliari che a Bergamo ci ha già fatto lo sgambetto in campionato. E Maran ha voglia di qualificarsi quanto Gasperini. A costo di finire ai rigori, per i quali «ho a disposizione una serie di specialisti».
Morale: Atalanta di caratura europea – al di là di chi non giocherà, con Gasp conta soprattutto come si gioca, il copione si è rivelato spesso efficace anche con le seconde linee – ma partita che si annuncia complicata, difficile. La qualificazione non è scontata e conquistarla avrebbe un sapore ancora più dolce e darebbe slancio anche in vista della ripresa di campionato, domenica a Frosinone, all’ora di pranzo.
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