È il campionato dell’incertezza, la si batte sul campo

IL COMMENTO. La restituzione alla Juventus dei 15 punti, che le erano stati tolti per penalizzazione in merito al caso plusvalenze, complica il cammino dell’Atalanta e aumenta la pressione.

La squadra nerazzurra ha dovuto arretrare di una posizione e ora è 7ª in classifica, una collocazione che rischia di non garantire la partecipazione a una coppa europea (in questo caso la Conference) nel 2023/24, se si verificasse una combinazione di esiti stagionali che, come abbiamo recentemente spiegato in un servizio dedicato, escluderebbe proprio la settima in campionato. Pertanto se l’Atalanta vuole assicurarsi un biglietto internazionale deve cercare di riprendersi il sesto posto. La squadra a Firenze lunedì scorso è stata messa a dura prova dall’aggressività e dalla qualità del gioco dei viola: Sportiello ha grandi meriti per aver evitato la sconfitta, ma tutto il gruppo ha dimostrato di essere vivo e di poter lottare fino alla fine. Ora dovrà superarsi e trovare ad ogni costo la continuità troppe volte stoppata in questo campionato: davanti ci sono rivali forti e galvanizzate dalla qualificazione alle semifinali delle coppe europee.

E già stasera c’è un compito non da ridere: battere la Roma (che attraversa un buon momento) per non perdere terreno, che poi sabato si va a Torino contro i granata e domenica 7 maggio arriva la Juve a Bergamo (preceduta dall’abbordabile gara interna con lo Spezia nell’infrasettimanale di mercoledì 3 maggio). Strappare tre punti ai giallorossi darebbe la carica che serve in questi momenti, ormai decisivi: sarebbe un colpo di fionda verso la volata finale. Intanto qualcuno potrebbe giustamente obiettare che la restituzione dei punti ai bianconeri non è definitiva visto che la Corte di Appello federale dovrà pronunciarsi nuovamente (e poi bisognerà vedere come andrà a finire l’inchiesta sulla manovra stipendi). È il campionato dell’incertezza (che, guarda caso, è pure lo specchio dei tempi che viviamo anche fuori dallo sport): nato anomalo per via della folle idea di far disputare a fine autunno un Mondiale che ha pesantemente condizionato il lavoro dei club, è proseguito sull’altalena degli spostamenti in classifica e delle conseguenze, anche psicologiche, generate da questa situazione. C’è solo un modo per sconfiggere l’incertezza: vincere sul campo, per poi fare i conti senza rimpianti alla fine.

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