Nerazzurri subito straripanti
La Lazio ne misurerà la forza

Tempo due giorni e capiremo qualcosa di più di questa Atalanta capace di un avvio di stagione stupefacente come non si ricordava nell’era Gasperini. La Lazio, mercoledì sera all’Olimpico, sarà un’avversaria più credibile rispetto al Torino per leggere il futuro nerazzurro. I granata, spronati ad ogni vigilia di campionato da un presidente Cairo animato dalla speranza di rivedere un grande Toro, puntualmente deludono le attese.

L’inizio di questo campionato, zero punti in due gare, sembra proseguire in quel solco perverso, ma sotto la Mole hanno l’attenuante di una squadra in rifondazione tattica: dai muscoli al bel gioco, una trasformazione che, con i tempi stretti imposti da un precampionato cortissimo causa pandemia, richiede tempo anche se la Serie A tempo non ne concede. E, col passare degli anni, si rafforza l’impressione che Giampaolo sia un tecnico forse sopravvalutato o comunque il destino non lo aiuti accogliendolo in un contesto favorevole alle sue idee.

La Lazio, invece, come l’Atalanta si è ripresentata solida, collaudata e spettacolare e misurerà la forza dei nerazzurri, sabato apparsa straripante e non certo casuale. Il collettivo di Gasp è una macchina quasi perfetta e le sbavature in difesa sono cancellate da un attacco che in Italia non teme confronti. Gomez è tutto, leader e fuoriclasse che trascina i compagni. Davanti a lui le due punte dal primo minuto (sabato Zapata e Muriel) hanno funzionato bene e rispetto al passato, quando rappresentavano un accorgimento a gara in corso, le vedremo più spesso. L’ha promesso il tecnico, che ha pure dichiarato di avere in mano una squadra migliore di prima. Parole forti, miele per le orecchie del popolo nerazzurro che, senza nascondersi, vorrebbe cucire uno scudetto storico sul petto di Bergamo. Ma è presto, pensiamole a bassa voce certe cose. Non è solo scaramanzia, siamo all’inizio e il campo delle rivali, per quanto avvisate dagli squilli torinesi dell’Atalanta, incute prudenza. Con la Lazio sarà il primo scontro diretto. Nemmeno il tempo di gustarlo e il giorno dopo saremo tutti col fiato sospeso davanti all’urna del sorteggio dei gironi di Champions League. Ma sì, chiunque le capiti, anche l’esame di maturità europea l’Atalanta l’ha già brillantemente passato.

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