Ora il ciclo terribile
Atalanta, sta meglio di tutte

L’Atalanta fa scorta di gol e soprattutto di autostima. Adesso inizia il ciclo terribile – domani lo Young Boys in Champions e non bisogna fallire, poi la Juve a Torino, il Napoli al Maradona (preceduto dall’abbordabile turno casalingo col Venezia) e, dopo il Verona a casa sua, la Roma a Bergamo – e i nerazzurri ci arrivano di slancio: compongono la squadra più completa e affiatata e forse anche la più in salute. Man mano stanno rientrando i titolari che erano infortunati e il gruppo, che già aveva retto bene l’urto di tante assenze mantenendosi a tiro della zona Champions in classifica, si rafforza e non può che far paura alle avversarie.

L’Atalanta ha la maturità e la qualità per non temere nessuno e adesso ha una rosa di giocatori pronti che si è allargata (vedi l’inserimento ben riuscito di Koopmeiners a centrocampo): significa possedere vere alternative. In un periodo di partite tanto fitto, Gasperini, che dovrà fare per forza un po’ di turnover (sabato, ad esempio, ha tenuto a riposo Freuler, che rientrerà domani a Berna), non può che fregarsi le mani avendo diverse buone carte da giocare.

Il 5-2 allo Spezia ha poi portato la lieta novella dell’attacco che è tornato a segnare in forze: non solo Zapata, la squadra ha ritrovato anche i gol di Muriel e Malinovskyi. E fa buona compagnia a questo reparto il centrocampista più in palla del momento: Pasalic. Segnali importanti anche in vista della trasferta a Torino di sabato prossimo, all’Allianz Stadium, fortino (non più inviolabile) dei bianconeri. La Juve ha recuperato equilibrio ma se la pressi soffre sempre. L’Atalanta sta meglio. Se vogliamo farle le pulci, subisce gol da troppe partite e a Torino bisognerà stare attenti al contropiede avversario che può far male (i bianconeri sono attardati in classifica come non accadeva da tanti anni ma si stanno ricompattando e vanno ovviamente presi sul serio). È un campionato più difficile dei precedenti dell’era Gasperini – «più complicato», l’ha definito Zapata – ed essere ancora lì in zona Champions ha un valore inestimabile. In questo momento l’Atalanta è più big di altre big storiche e vede premiato un lavoro che – ormai lo sappiamo – viene da lontano, si è sviluppato nel tempo, come i veri grandi progetti.

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