Passo Champions
Con il Milan si può
gettare la maschera

Profumo di Campioni nella domenica uggiosa dello stadio di Bergamo. Qualche ora dopo la delusione di Sofia Goggia, solo 15ª nella discesa dei Mondiali svedesi di Are, ma schietta come sempre, anche ad ammettere che «non ho interpretato bene la pista», l’Atalanta ci ha restituito il sorriso con una zampata che autorizza, forse come mai prima di domenica, di sognare la Champions League: il passo nel girone di ritorno è quello, lo dicono i numeri.

Il discorso dovrebbe farsi serio tra qualche settimana ma la vittoria è bella e pesante, perché è sofferta e conquistata in rimonta con la testa e la forza di una squadra che ragiona da grande. Imbrigliati nel primo tempo da una Spal a tratti asfissiante nel portare il pressing alto, in difficoltà a imbastire l’azione e affidandosi all’estro di Gomez e Zapata per attaccare l’area avversaria, ma trafitti da un colpo di testa di Petagna, ancora lui, già giustiziere nella sconfitta dell’andata (2-0, doppietta dell’ex), nella ripresa i nerazzurri hanno cambiato marcia e hanno ribaltato la partita.

E – ci si passi il gioco di parole – la zampata, per due volte, ce l’ha messa Zapata (bravo persino in fase difensiva con un recupero alla Mandzukic): prima con l’assist a Ilicic per l’1-1, poi facendosi trovare pronto in area sul cross di Hateboer per firmare il 2-1.

Con questi giocatori si va lontano. Spiegava Castagne nell’intervista rilasciata al nostro giornale in settimana: «Quando gli altri sono stanchi, noi continuiamo a correre». Ieri, puntualmente, se ne è avuta la dimostrazione. Rinforzata la classifica, incombe lo scontro diretto con il Milan, in casa (l’andata a San Siro finì 2-2): anche qui servirà una gara intelligente, i rossoneri sono in rapida ascesa, a gennaio hanno comprato uno degli attaccanti più forti in circolazione, Piatek, a segno anche ieri (che sfida del gol tra il «Pistolero» e il «Panterone» Zapata), e Paquetà, subito in sintonia con la squadra. Si preannuncia un partitone. E sarà un vero e proprio esame Champions. Se batti il Milan – a +1 sugli uomini di Gasperini – getti la maschera senza dirlo. Poi bisognerà stare sul pezzo con continuità, perché viaggiare entro le prime quattro impone un ritmo vertiginoso. La cosa stupefacente è che l’Atalanta non sbanda più e supera ogni turbolenza. Crediamoci.

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