Una domenica storta che adesso rischia di pesare

Che brutta ripartenza di campionato. È andato tutto storto ieri all’Atalanta. Alzi la mano chi si aspettava una prestazione tanto sballata. Stavolta i nerazzurri hanno sorpreso tutti in negativo, per una serie di motivi che analizziamo nelle pagine che seguono. Ma, al netto dei problemi tattici, delle scelte, della reiterata difficoltà a segnare in casa contro squadre chiuse, lasciano perplessi i tanti errori commessi sul campo, uno dei quali è costato l’espulsione di Musso (Gasperini ha parlato esplicitamente di «frittate», nel dopopartita). E la formazione rimasta in dieci uomini è un altro ostacolo che si è sommato alle mancanze di una domenica da dimenticare in fretta.

L’Atalanta, quando gira bene, si distingue per intensità e qualità del gioco, contro il Cagliari è sembrata confusa, di fatto non è stata mai efficace – tolta la fiammata del momentaneo pareggio – soprattutto in attacco: qui chi l’ha vista? E siccome ieri ha piovuto sul bagnato, Zapata ha dovuto rientrare ai box per la probabile ricaduta del guaio muscolare che l’aveva fermato per un mese e mezzo e ora è palpabile il timore di perderlo per altre partite, a cominciare da due scontri fondamentali per la stagione: giovedì nei quarti di Coppa Italia con la Fiorentina (gara secca) e domenica sera contro lo Juventus, diretta avversaria nella lotta per un posto nella prossima Champions League. È difficile trovare attenuanti all’Atalanta di ieri quando lo stesso allenatore e i giocatori sono i primi a non cercare scuse («colpa nostra, dobbiamo essere più lucidi», ha commentato Freuler). Carichi di lavoro sostenuti in vista del tour de force? Le gambe imballate viste ieri potrebbero farlo pensare ma Gasp ha detto che l’aspetto fisico non c’entra. E comunque non basterebbe a giustificare un passo indietro tanto sconcertante. Poi sappiamo che è nel dna di questa squadra reagire e ricordare agli smemorati la propria forza.

Nessun processo, dunque, ma – tolta la goleada contro un’Udinese in grande emergenza – non si può nascondere che i nerazzurri hanno rallentato il passo in questo primo scorcio del ritorno e domenica ricevono una Juve che si è rinforzata, li ha scavalcati al 4° posto e adesso fa più paura. La giornata storta col Cagliari potrebbe pesare.

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