Hai mai cucinato le sarde in saor?

La ricetta. Le sarde in saor sono un antipasto gustoso della cucina veneziana che viene qui presentato dagli studenti della 3B dell’Istituto Superiore di San Pellegrino: Greta Rocchi, Andrea Alborghetti, Beatrice Bestetti, Diego Bonacina e Simone Bonacina.

Il saor è un metodo di conservazione usato dai naviganti. In antichità infatti, quando era necessario conservare il pesce sulle navi per un tempo prolungato, si utilizzava questa particolare preparazione che consentiva di mantenere il pesce fritto ottimo per più giorni.

Le sarde in saor sono infatti ancora più buone se degustate dopo almeno 24 ore di riposo. Se vi fermate in uno dei bacari di Venezia potrete gustare le sarde in saor fra i tipici cicchetti serviti per l’aperitivo, magari insieme a uno spritz.

Ingredienti (per quattro persone)

200 ml aceto
200 ml vino bianco
50 gr. uva passa
50 gr. pinoli
12 sarde fresche
2 cipolle rosse
Prezzemolo tritato

Procedimento

Prendere le sarde pulirle eliminando la testa, le interiora e la lisca centrale e aprendole a libro. Una volta pulite infarinarle, friggerle in olio bollente e scolarle su carta assorbente.
Ammollare l’uva passa nell’acqua.
Tagliare finemente le cipolle e farle rosolare in una pentola con olio extra vergine d’oliva.
A metà cottura aggiungere uva passa, pinoli e bagnare il tutto con aceto e vino.
A cottura ultimata separare la parte liquida e tenere da parte.
Adagiare la sarda fritta su un piatto piano, bagnare con il sughetto precedentemente messo da parte e posizionare sopra le cipolle rosolate.
Decorare con prezzemolo tritato e pinoli.

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