Atalanta pronta per l’Europa, Gasp: «Serve entusiasmo per fare un grande percorso»

LA VIGILIA. «Quest’anno abbiamo una stagione in cui non possiamo guardarci indietro, né quando vinci, né quando perdi». Lo dice mister Gasperini alla vigilia del match di Europa League contro il Rakow.

«La sconfitta di Firenze? In campionato ci sono partite molto equilibrate. Il risultato è stato determinato da qualche regalino che abbiamo fatto, al di là del merito degli avversari. Dobbiamo ripartire dalle cose buone che abbiamo fatto, dobbiamo pensare alla partita di domani (giovedì 21 settembre, ndr). Quest’anno abbiamo una stagione in cui non possiamo guardarci indietro, né quando vinci, né quando perdi». Lo ha dichiarato il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini alla vigilia del match di Europa League contro il Rakow.

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Il tecnico ha ricordato anche la prima esperienza in Europa: «La partita con l’Everton è stata una delle partite più belle per il risultato, per la prestazione. Ricordo un entusiasmo incredibile, poi abbiamo avuto sei anni di coppe. Ci fa molto piacere, è frutto di un campionato, quello scorso, dove ci siamo guadagnati sul campo questa qualificazione. Speriamo di ripartire con la stessa attesa e lo stesso entusiasmo per creare un bel percorso».

Alla vigilia della partita europea, Gian Piero Gasperini analizza la sua Atalanta.«C’è stata una rivoluzione in attacco, anche se dopo Touré abbiamo perso Scamacca, per il resto al netto di Kolasinac la squadra è la stessa. Conosciamo i nostri pregi e difetti». L’infortunio del centravanti (lesione al semitendinoso sinistro) non preoccupa Gasperini: «Sono dispiaciuto per Scamacca perché ci conto molto, ma siamo 20 giocatori di movimento più i portieri e quindi ci sono le alternative».

«In Europa ritmo e intensità sono molti più alti»

«Cercheremo di non ripetere gli errori delle sconfitte di Frosinone e Firenze - prosegue il tecnico -. L’Europa League è un mini campionato di 6 partite, il ritmo e l’intensità sono molti più alti: si incontrano squadre abituate a vincere nei loro Paesi, servono velocità e atletismo. Non c’è tempo per i cali o la rassegnazione».

L’allenatore dei bergamaschi pensa partita per partita: «Non ci si guarda indietro quando si deve giocare ogni tre giorni, stavolta senza Scamacca che con De Ketelaere a smazzare la palla ci dà qualcosa in più in gioco aereo, dovremo essere bravi tecnicamente - chiude -. Con l’Everton (14 settembre 2017, ndr) fu una delle partite più belle che si ricordino, era la prima dell’Atalanta in Europa dopo tanto tempo. Poi abbiamo avuto 6 anni di coppe di cui 3 di Champions. Adesso ripartiamo dopo l’anno sabbatico: c’è l’entusiasmo per rifare lo stesso percorso».

La sconfitta di Firenze

«La sconfitta di Firenze? In campionato ci sono partite molto equilibrate. Il risultato è stato determinato da qualche regalino che abbiamo fatto, al di là del merito degli avversari. Dobbiamo ripartire dalle cose buone che abbiamo fatto, dobbiamo pensare alla partita di domani. Quest’anno abbiamo una stagione in cui non possiamo guardarci indietro, né quando vinci, né quando perdi». Gian Piero Gasperini sprona la sua squadra: «Abbiamo sempre avuto uno spogliatoio molto forte, in questo inizio di campionato ci sono stati momenti di calo, ma molto poco se vedo la globalità delle partite. In Europa ogni partita è importante, non ci sono 38 gare come in campionato: c’è un’attenzione generale più alta, ma è più alto anche il ritmo».

Presente in conferenza anche Rafael Toloi. Il capitano nerazzurro ha evidenziato quelli che potranno essere gli ostacoli nella sfida contro i polacchi. «È una squadra che gioca un po’ a specchio, con la difesa a tre. Non penso che saranno aggressivi all’inizio, cercheremo di giocare bene tecnicamente e di non prendere le ripartenze. Giocano bene, ma noi giocheremo davanti al nostro pubblico, dobbiamo cercare di giocare bene per trovare il gol e vincere. C’è grande entusiasmo da parte di tutti, quando sono arrivato qui nove anni fa c’erano altri obiettivi, poter essere ancora qui e giocare queste competizioni è qualcosa di straordinario. È una competizione in cui vogliamo fare bene, sappiamo qual è il prestigio, sappiamo quanto sia importante», ha concluso.

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