Ballarin dopo l’addio del Volley Bergamo:
«Pronto a intervenire, ma non da solo»

Matteo Ballarin, azionista di riferimento e sponsor della Bergamo Basket Withu: «Credo nell’idea di una polisportiva: se sarà possibile coinvolgere anche altri imprenditori non mi tirerò indietro».

L’annuncio ufficiale dell’addio della famiglia Foppa Pedretti al Volley Bergamo – dopo una storia di successi lunga trent’anni – ha scatenato voci e ipotesi sul futuro della società e della pallavolo femminile d’alto livello in città, che a questo punto rischia seriamente di scomparire. E tra queste voci – alimentate anche dal fatto che la società ha annunciato la cessione gratuita del titolo sportivo per partecipare alla Serie A1, qualora dovesse rimanere a Bergamo – ce n’è una che ha cominciato a circolare negli ambienti sportivi bergamaschi. Riguarda la possibilità di realizzare una polisportiva che coinvolgerebbe, tra le altre, anche la Bergamo Basket 2014, massima espressione della pallacanestro maschile del capoluogo, militante in Serie A2 maschile. L’ipotesi prevedrebbe a capo di questa nuova struttura gli attuali vertici del sodalizio cestistico giallonero cittadino: l’azionista di riferimento, nonché main sponsor col marchio Withu, Matteo Ballarin e il neo presidente Enzo Galluzzo.

Sulla questione Matteo Ballarin – che con le aziende del proprio gruppo è sponsor, oltre che della BB14, anche del Monza calcio di Serie B, ed è anche presente nel motomondiale, nel calcio femminile e nella Serie C maschile Gold ancora del basket, raggiunto telefonicamente conferma «di aver ricevuto un dossier riguardante il Volley Bergamo, ma di non aver mai avuto contatti diretti con la presidenza o il management del club».

«Al momento – prosegue Ballarin – io e gli altri soci della BB14 siamo assolutamente focalizzati sul progetto di salvezza, rilancio e riassetto della nostra società di basket, con particolare attenzione al settore giovanile. Sono però convinto della validità di un progetto polisportiva, all’insegna della continuità e del coinvolgimento di più realtà imprenditoriali e professionali del territorio cittadino e non solo». Quanto alla propria disponibilità a scendere in campo e ai propri margini di manovra, Ballarin è chiaro: «Non sono un filantropo e non ritengo sia il momento di fare salti nel buio. Se sarà possibile mettere insieme un gruppo di persone in grado di poter portare avanti un progetto polisportiva che risulti, sia imprenditorialmente che sportivamente, valido e serio, posso essere sicuramente interessato. Non posso, né tantomeno voglio, invece intervenire come singolo attore. In una situazione particolare ho preso il 45% delle azioni BB14, ma sì è trattato di un intervento strettamente legato alla nuova situazione venutasi a creare all’interno della compagine azionaria».

E conclude: «Ribadisco di essere aperto a considerare solo scenari che coinvolgano più attori. Situazioni diverse non mi interessano».

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